Torre Annunziata, ‘scontro’ su aule ‘Cesaro' - 'Pitagora’. Preside Iervolino replica a Capossela
Lunga lettera della dirigente: “Nessuno lo ha chiamato camorrista”. Starita: “Ora stop a polemiche”
02-05-2016 | di Salvatore Piro
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Torre Annunziata. ‘Cesaro’ – ‘Pitagora’, prove di dialogo sullo scontro per le aule tra i due istituti scolastici. Un nuovo capitolo è stato scritto oggi, con la lunga lettera di risposta (spedita alla nostra redazione e nel link in basso pubblicata integralmente, ndr) indirizzata da Rita Iervolino, preside dell’Istituto Tecnico di via Volta, al collega Benito Capossela (dirigente del Liceo di via Tagliamonte).
Capossela, lo scorso 29 aprile, aveva dichiarato a ‘LoStrillone’: “Al corteo di protesta del ‘Cesaro’ alcuni alunni mi hanno dato del camorrista. E’ gravissimo che né i docenti né la dirigente, se presenti, non li abbiano bloccati. Ora è il Liceo ad avere paura e io faccio dietrofront. Quelle aule (sette in toto, che per abbattere 68mila euro di fitti passivi e su input della Città Metropolitana, dovrebbero ‘passare’ a settembre 2016 dal ‘Cesaro’ al ‘Pitagora’) se le tengano, non le voglio”.
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“Noi c’eravamo – la replica della Iervolino – . Non ci risulta nessuna invettiva od accusa rivolta al collega. La manifestazione in strada (vedi foto) ha visto studenti responsabili e decisi. Rivolgo a Capossela un verace invito alla moderazione, alla unità di metodologie formative e di crescita di tutti gli studenti che frequentano gli istituti di Torre Annunziata”.
La missiva è stata letta oggi nell’Aula magna del ‘Cesaro’ alla presenza di genitori, alunni e docenti dell’Istituto Tecnico. Una copia è stata consegnata anche al sindaco oplontino Giosuè Starita, giunto alle 11:30 in via Volta per ascoltare la protesta e tentare una difficile mediazione. “Stop alle polemiche. Ora serve agire insieme alla ricerca di risposte”, il commento all’uscita di Starita, impegnato nel portare la “vertenza aule” all’attenzione dell’Ufficio scolastico regionale. Tra le prime ipotesi, ancora al vaglio, la istituzione dei “doppi turni” per gli istituti con eccessivo numero di iscritti e carenza di spazi.
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