Torre Annunziata. Scontro sui beni immobili, Piccirillo: “Mancano programmazione e idee chiare”
Polemica sulla gestione e reinvestimento dei ricavi. Il consigliere di opposizione: “Bocciato il confronto politico”
27-09-2021 | di Marco De Rosa
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“Mancano programmazione e idee chiare. Ma soprattutto un confronto politico che sappia tener conto delle risposte da dare ai cittadini”. E’ scontro sulla gestione e valorizzazione dei beni immobili del comune di Torre Annunziata.
Una polemica innescata nel corso dell’ultimo consiglio comunale da Ermando Piccirillo. Il consigliere di opposizione ha accusato di mancata visione strategica e di mancata programmazione dei fondi che il comune dovrebbe avvalersi con la gestione e valorizzazione dei beni immobili ricadenti nel territorio comunale.
Beni non strumentali rispetto alle funzioni istituzionali, ma passibili di valorizzazione o di dismissione, attraverso un piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari da allegare al bilancio di previsione approvato la settimana scorsa.
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Una sfilza di appartamenti, situati nella stragrande maggioranza nella zona sud di Torre Annunziata ma che rappresentano una importante risorsa economica per il soddisfacimento dei bisogno dei cittadini e del fabbisogno finanziario del comune.
Con l’approvazione del piano si prevede di acquisire al bilancio dell'ente entrate per circa 3,5 milioni di euro. “Ma ora non si sa come saranno investiti”, ha spiegato Piccirillo. Nella determina, infatti, è specificato che le entrate derivanti dalla realizzazione del piano delle alienazioni saranno destinate, con successivo atto, che ne determinerà la destinazione alle spese consentite dalla vigente normativa in materia. “Sarebbe stato opportuno già prevedere un piano di investimenti – ha precisato Piccirillo -. Avevo chiesto una sospensione in aula per parlare anche di questo. Di impiegare i soldi per la manutenzione, per l’acquisto di altri immobili o per abbassare la pressione fiscale. La mia proposta però è stata bocciata, così come le domande che ho posto al dirigente Nunzio Ariano, il quale ha tergiversato anziché fornire risposte adeguate. Così facendo è stato bocciato anche un confronto politico. E a pagarne le conseguenze sono i cittadini, assaliti da domande senza risposta. La verità è che non si ha chiara l’idea di cosa farne di questi soldi”.
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