Torre Annunziata. “La gente come noi non molla mai. Il Cesaro non si tocca”. Si leva forte in strada oggi la voce di protesta di circa 150 studenti dell’Istituto Commerciale “Ernesto Cesaro”. Alla testa del corteo, giunto fino alla sede comunale di Palazzo Criscuolo, c’è il dirigente scolastico, Rita Iervolino, da settembre ai ferri corti col collega del Liceo “Pitagora Benedetto-Croce”, Benito Capossela.

Al centro dello ‘scontro’ tra Presidi (ma il pericolo è che l’astio si estenda anche tra gli alunni dei due istituti, ndr) la decisione del Dipartimento scolastico della Città Metropolitana di Napoli di assegnare 7 aule sulle 42 totali dell’edificio di via Volta agli studenti del Classico. Scelta dettata in Regione dalla necessità di abbattere il costo dei fitti passivi a partire dal prossimo anno scolastico.

Sono infatti 11 le classi del Liceo di via Tagliamonte che, a fronte di un elevato numero di iscritti, vengono ospitate presso l’Istituto “Madre Remigio” di Corso Umberto. Il prezzo da pagare è di quasi 70mila euro l’anno. Troppo, secondo i parametri imposti dalla nuova Finanziaria all’ex Provincia.

Ma la Iervolino non ‘molla’ le sue aule e tuona: “Questa è una vera invasione – commenta rabbiosa, i suoi studenti ad intonare slogan di sfida - . Dopo anni in cui il Cesaro perdeva iscritti nel 2015, anche col corso serale al ‘Piano Napoli’, abbiamo oltre 1000 alunni, 7 prime classi, 2 nuovi indirizzi, il Liceo Scienze Umane e l’Odontotecnico. A differenza del Classico – conclude – a noi servono laboratori. Una cosa è certa, io non mi fermo”.

Lo ‘scontro’ tra Presidi arriverà forse già domani sul tavolo del sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita. A chiedere una difficile ‘mediazione’ al primo cittadino è stata oggi la stessa Iervolino: “Dovrei incontrarlo di mattina presto”, la sua ammissione. In basso, link al video e fotogallery della protesta studentesca.

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