Torre Annunziata, scritte in piazza Cesaro. Taranto: “Chiaro segnale di debolezza dei giovani”
Il presidente dell’Osservatorio per Legalità sui fatti di stamattina. “La frase di Gomorra? Se non si hanno gli strumenti di decodifica adatti si viene influenzati in maniera negativa”
12-03-2019 | di Gianluca Buonocore
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“Le scritte in piazza Cesaro evidenziano chiari segnali di debolezza”. Arriva secca la condanna di Giovanni Taranto, presidente dell’Osservatorio per la Legalità di Torre Annunziata, dopo aver appreso degli slogan contro la polizia e pro Gionta apparsi sul Monumento ai Caduti.
“Sono segnali inquietanti, che vanno respinti in toto – ha proseguito- Se le scritte fossero state compiute da un elemento della cosca vorrebbe dire che sono veramente alle corde, poi ché la camorra e la mafia non hanno certo bisogno di questi proclami, in un certo senso bambineschi. A mio avviso si esprime in ogni modo un malessere profondo da persone che credono di essere vicine a quegli ambienti in maniera plateale. Dobbiamo agire, perché dobbiamo scardinare certe imposizioni “culturali”. Bisogna dare a questi giovani degli esempi positivi”.
In una delle frasi scritte sul Monumento ai Caduti ce n’è una enunciata nella discussa serie di Sky Atlantic “Gomorra”. “Tutto sta nella chiave di lettura – ha concluso Taranto- Non ho nulla contro la specifica fiction, ma solo chi le osserva con i meccanismi di decodifica adatti riesce a carpirne il vero significato. Viceversa può esserne soltanto influenzato in maniera negativa”.
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