Non ci sono i presupposti per creare una seconda foce del fiume Sarno”. Lo ha dichiarato Vincenzo Ascione, sindaco di Torre Annunziata, in merito alla notizia secondo cui il primo cittadino oplontino avrebbe in qualche modo “sconfessato” quanto dichiarato in sede di campagna elettorale, un anno fa, in merito alla questione.

I dati per ora sembrano parlare nel senso opposto: c’è una delibera di giunta regionale, che stanzia di fatto per Torre Annunziata circa 70 milioni di euro per la realizzazione del progetto, diviso in 5 lotti: circa 20 milioni destinati alla riqualificazione ambientale del quartiere di Rovigliano e la parte restante per adeguare il canale Bottaro a sede della futura seconda foce. Altri fondi, quantificati in circa 300 milioni di euro, verranno presi dai fondi europei.

Nel corso dell’ultima campagna elettorale, quella che portò Ascione a ricoprire la carica di sindaco, il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ammise l’esistenza del progetto “seconda foce” ma, al contempo, tutelò le esigenze dei cittadini affermando di non voler spostare “nemmeno un granello di sabbia senza interpellare il sindaco”, allontanando le polemiche elettorali aizzate dagli avversari di Ascione, Ciro Alfieri e Pierpaolo Telese.

“Il vecchio progetto Grande Sarno è stato diviso in quattro lotti funzionali – dichiarò in quell’occasione De Luca – per fare prima gli appalti e andare avanti. Per quanto riguarda Torre Annunziata, tuteleremo in maniera rigorosa le esigenze dei cittadini. Non toccheremo neanche una spiaggia, ma garantiremo la depurazione delle acque concordando fino all’ultima virgola con il sindaco”.

Ora però la delibera di giunta regionale sembra quasi cancellare questa unione di intenti, motivo per cui il sindaco Ascione ha deciso di opporsi e tener fede a quanto dichiarato in campagna elettorale l’anno scorso.

“La delibera a cui si fa riferimento per scatenare le ire dei cittadini oplontini – ha spiegato il primo cittadino – non è altro che una ricognizione di tutte quelle che sono le progettazioni a disposizione della questione Sarno. Quando, nel settembre 2017 la giunta ha parlato di modifiche progettuali, noi abbiamo lavorato su questa disponibilità per approntare la nostra proposta di miglioramento del progetto. Abbiamo lavorato molto con associazioni del territorio e tecnici qualificati proponendo una serie di aree, anche nei comuni limitrofi di Pompei e Scafati, in cui sussistono spazi per creare vasche di espansione, le quali, assieme ad una corposa opera di dragaggio, consentiranno di non creare una seconda foce a Rovigliano”.

Pericolo scongiurato, quindi. O almeno, la palla ora passerà a breve di nuovo alla Regione Campania: “La proposta alternativa – ha concluso Vincenzo Ascione – è stata consegnata dalle associazioni del territorio al comune di Torre Annunziata. La faremo nostra con una delibera di giunta, che invieremo in regione, assieme alla nostra relazione. La nostra posizione è coerente con quella assunta un anno fa. La seconda foce non ha senso, non si farà”.

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