Torre Annunziata, Sel contro il Pd: “Il manifesto? Solito inciucio”
Nel documento dei Dem: “Da alcuni personaggi campagna di violenza”. Napolitano: “Dicano i nomi e li denuncino”
11-04-2016 | di Raffaele Perrotta
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“È apparso da un paio di giorni ma, pur rileggendolo un paio di volte, non si capisce con chi ce l'hanno e a quali fatti si riferiscono”. La critica al manifesto del PD di Torre Annunziata arriva da Massimo Napolitano che punta il dito contro i dirigenti locali Dem. Secondo il segretario di Sel, “alludono senza dire, incolpano senza accusare, si difendono senza che chiariscono quali siano le accuse che vengono rivolte”.
IL MANIFESTO. Affisso sulle bacheche cittadine qualche giorno fa, il lungo scritto, firmato da tutti gli organi comunali e dalla segreteria metropolitana, è un j’accuse contro “l’infamante attività di uno sparuto gruppetto di persone, alcune incorse in procedimenti giudiziari”. Scendendo nei dettagli, secondo i Democratici si tratterebbe di “una campagna condotta con un’incivile violenza verbale” ad opera di “personaggi screditati”. Attacchi “orchestrati” da chi è in “astinenza da funzioni pubbliche”. Tra coloro che attaccano il PD, sempre secondo i firmatari del testo, ci sarebbero “faccendieri, massoni, politici trombati, eterni aspiranti sindaci, soggetti scampati alla giustizia e partiti monocellulari. Tutti insieme per saziare appetiti di diverso rango”.
Torre Annunziata, Nicola Fratoianni in campo con Pierpaolo Telese
Il segretario nazionale di Sinistra Italiana in città per sostenere la candidatura del leader locale di DemA
NAPOLITANO. Piccata la replica di Sel secondo cui, quella Dem “è la solita politica di inciuci in salsa torrese, condita con qualche avvertimento di dubbio gusto. Sembra diretto – secondo Napolitano – anche a chi, all’interno del partito, vuole sganciarsi da questo modo di fare politica”. Da qui la richiesta “di fare nomi, indicare persone, esporre i fatti e difendersi dimostrando la propria innocenza. Se si hanno prove di reato, occorre recarsi presso la Procura della Repubblica”. Poi l’ironia, “ci chiediamo se PD sia l’acronimo di Partito Delirante, per quello che si evince dai contenuti del manifesto”.
Infine, conclude Napolitano, “se stanno iniziando una lunga campagna elettorale, consigliamo di impegnare soldi e carta per illustrarci, con dati inconfutabili, quanti posti di lavoro hanno creato attraverso lo ‘sbloccatorre’ annunciato dal sindaco Starita”.
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