Proteste, una raccolta firme, l’intervento dei sindaci e infine… il Prefetto. E’ la lista di interventi che i cittadini della zona al confine tra Torre Annunziata e Torre del Greco hanno fatto per chiedere la riapertura di via Prota.

Nello scorso mese di ottobre, infatti, era stata attivata una raccolta firme e indirizzata alle autorità delle due città con l’obiettivo del ritorno alla fruibilità della porzione di strada che dà accesso al mare.

La strada in questione è stata chiusa e posta sotto sequestro nel febbraio 2018 dai carabinieri di Torre del Greco per motivi di sicurezza: da allora, il cancello posto a delimitazione dell’area è rimasto chiuso, senza che fossero presi provvedimenti, secondo quanto affermano i cittadini firmatari della raccolta firme.

Il tratto di strada spesso veniva percorso dai cittadini che, lontani dal traffico e inquinamento cittadino, volevano godersi un po’ di sole e qualche tuffo dalla scogliera che affaccia sul litorale vesuviano. Da febbraio la zona è rimasta interdetta all’uso e i cittadini vorrebbero che ritorni fruibile.

Il 15 dicembre scorso i cittadini hanno scritto al prefetto di Napoli Carmela Pagano: “Nonostante i lavori di messa in sicurezza effettuati dai titolari dei ristoranti limitrofi – hanno spiegato nella missiva - l’accesso al mare resta chiuso perché il comune di Torre del Greco non ha ancora effettuato le dovute verifiche per ordinare la rimozione delle barriere ostruenti. Ci chiediamo se sia giusto – hanno continuato – che un primo cittadino chiamato a intervenire, si disinteressi di un problema che coinvolge i propri elettori”.

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