Da una casa al Rione Provolera a due passi dalla spiaggia di Capo Oncino, coccolato dalle onde del mare ma non dall’affetto di chi lo conosce.

E’ la storia di Giuseppe Candido, un 55enne di Torre Annunziata, costretto da qualche tempo a vivere sulla spiaggia. Senza affetti, senza amici, senza familiari. Da quando ha perso il lavoro ha cercato di arrangiarsi come poteva, fino a quando non l’hanno sfrattato dalla sua casa al Rione Provolera, ritrovandosi così senza nemmeno 4 mura dentro le quali costruire un barlume di futuro.

“Aiutatemi, non so come fare per andare avanti. Sono disperato, ho chiesto aiuto a tutti e spero che il sindaco veda questo video e riesca a darmi una mano e a trovarmi una casa”, queste la parole di Giuseppe, mentre passeggia senza meta per le strade di Torre Annunziata.

“La mattina – ci racconta Giuseppe parlando delle sue giornate - mi sveglio presto, verso le 7, mi metto su una sedia che ho trovato sulla spiaggia e guardo il mare. Mangio un po’ di pane che ho rimediato la sera prima e poi verso le 10 inizio a passeggiare. A me non piace che la gente mi veda in queste condizioni, ho vergogna. In spiaggia ci ritorno quando se ne vanno tutti, verso le 20. Durante la giornata provo a trovare qualcosa da mangiare la sera, altrimenti mi addormento a digiuno. Le giornate passano così”.

Alcuni cittadini provano a offrirgli qualcosa: un pezzo di pane, un po’ d’acqua, qualche vestito. Alcuni provano a rintracciare qualche familiare o qualche amico: “Io non ho nessuno – ha detto. Mia moglie è morta nel 2010 per una brutta malattia, mio figlio è sposato ma vive in Umbria e da troppo tempo non lo sento. Spero che questo messaggio arrivi anche a lui e che riesca ad aiutarmi, mi manca tantissimo”.

Nel video in basso, le sue parole. 

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