Ancora guai per Nunzio Ariano. Il gruppo guardia di finanza di Torre Annunziata ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di beni per 536mila euro, emesso dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura, nei confronti dell’ex capo dell’Utc e dei suoi tre figli.

Le fiamme gialle sono giunte a questo provvedimento dopo alcuni accertamenti patrimoniali sui conti di Ariano. L’ingegnere è in carcere dal 28 dicembre 2020, quando fu trovato in auto con due mazzette da cinquemila euro, fornitegli dall’imprenditore Vincenzo Supino per i lavori anti Covid alla scuola elementare “Siani”. Per questo provvedimento è stato già condannato a sei anni in primo grado.

Attualmente Ariano è detenuto ai domiciliari a Castel di Sangro.


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