Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con il Presepe Napoletano Vivente del gruppo Folk ‘O Pazzariello. Formato nel 1974 nel Centro Giovanile Salesiano di Torre Annunziata con lo scopo di diffondere tra i giovani l'interesse e la conoscenza delle tradizioni popolare, grazie all’intuizione di Antonio Morinelli e Salvatore Caraviello viene rielaborato un copione di Enzo D'Auria ed Antonio Caso.

Dal 1980 il Gruppo si costituisce in associazione senza scopo di lucro associata alla F.I.T.P.   Dal 1987 Michele Scognamiglio assume la presidenza del gruppo che dal 1997 si trasferisce nel teatro del Santuario Diocesano dello Spirito Santo il cui reggente è Mario Albertino. Nella nuova cornice il Gruppo prosegue la sua formazione artistica affermandosi nelle piazze italiane ed estere. 

Dal 2000 l'A.G.F 'O Pazziariello è parte attiva del progetto "Torre Annunziata-Emmendingen città dell'amicizia" in collaborazione con le associazioni culturali della città tedesca e con l'interessamento di Oscar Guidone e Brigitte Zentis.  

Giunto alla XXI Edizione, quest’anno sarà possibile assistere allo spettacolo di Presepe Vivente dai ieri fino al 29 dicembre e dal 3 al 5 gennaio, presso il Santuario dello Spirito Santo (chiesa del Carmine).

Fanno parte del cast, oltre al presidente Michele Scognamiglio nella parte del Pazzariello, Giovanna Negri, Salvatore Scognamiglio che cura arrangiamenti e musiche e Rita Scognamiglio i canti, Salvatore Alleanza, Giovanni Amura,Enzo Avitabile, Annarita Bifulco, Tina Birrante, Salvatore Borrelli, Anna Esposito, Silvio Farina, Nicola Holyutyak, Nunzio Improta, Gianluca Leveque, Rosa Lotto, Nicolai Pascale, Carolina Raiola, Maria Romito, Carmela Scarpa, Marianeve Tramparulo, Rosa Uliano, Alfonso Vitiello, Anna Vitiello, Marianna Vitello e Federica Zermino.

Il presepe è allestito su tre piani praticabili dove gli attori in abito del ‘700, raccontano ballando e cantando la tradizione natalizia.

Fruttivendoli, pezzari, pastai, capere, scugnizzi , stiratrici e lavandaie. C’è pure lo spasaro attorno alla Natività. Non manca proprio nessuno. Una tradizione che si rinnova per uno spettacolo sempre attuale a cui assistono ogni anno centinaia di persone, scolaresche, gruppi che provengono anche da lontano, affinché il nostro patrimonio di conoscenze e memoria popolare non vada perso. Anche quest’anno, poi, gli organizzatori hanno deciso di destinare la totalità delle offerte (il costo del biglietto è libero) alla costruzione di un orfanotrofio in Burundi. Quando alla tradizione si unisce la solidarietà, lo spettacolo vale doppio.

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