Torre Annunziata. "La risposta della città non è stata ottimale. Ma di sicuro io non parlerei di 'flop''.  E' il commento rilasciato dal sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, sui numeri del primo report semestrale (al luglio del 2015, il secondo è atteso entro dicembre) redatto dall'Agenzia Nazionale per l'Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d'Impresa (Invitalia) e relativo allo stato in città della Zona Franca Urbana (nel link correlato, ndr). Un milione 342mila euro di fondi pubblici, fruiti in agevolazioni fiscali ma da sole 122 nuove imprese sulle complessive 229, sorte a Torre Annunziata nel giro di 8 mesi.

A fronte dei circa 12 milioni di euro stanziati, per il quinquennio 2015-2020, ne sono stati fruiti appena 1,34 milioni (poco più dell'11 per cento del totale). Sono 107 le imprese che non hanno per nulla sfruttato le risorse: 89, invece, quelle che ne hanno beneficiato fino al 25 per cento; 18, quelle tra il 25 ed il 50 per cento. Anche con le previste esenzioni dalle imposte sui redditi e da quella regionale sulle attività produttive (fino ad un massimo di 200mila euro ed al 100 per cento per i primi cinque anni di imposta, ndr) il tessuto economico oplontino resta debole.

"Le 107 imprese ancora 'al palo' non hanno fruito delle agevolazioni anche per motivi di contabilità interna - continua Starita - non soltanto perchè non hanno assunto il sufficiente numero di nuovi dipendenti utile per accedere alle risorse. Il mio giudizio sulla Zona Franca Urbana non cambia, resta positivo, anche dopo il primo report. Grazie a questo progetto abbiamo favorito la riqualificazione dei rioni del degrado e l'emersione del lavoro 'nero'. Questi soldi, in cinque anni, li spenderemo tutti. Fino all'ultimo centesimo. Sono 12 milioni di euro per cinque anni. Scusate se è poco". 

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