La Cassazione ha deciso: Luigi Ammendola non deve tornare in carcere. Respinto il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata contro la scarcerazione dell’ex vicesindaco, accusato di essere la “parte politica” del sistema Ariano. Un sistema fatto di tangenti per firmare mandati di pagamento e aggiudicare lavori pubblici in città. 

“Non ci sono indizi di colpevolezza contro Luigi Ammendola”, così ha spiegato il suo avvocato Flavio Bournique. Dopo il Riesame è arrivata la sentenza definitiva: non c’è pericolo di fuga né di inquinamento delle prove, visto anche che Ammendola non ricopre più alcun ruolo politico e di responsabilità a Torre Annunziata. 

Secondo la Procura, l’ex vicesindaco sarebbe il complice di Nunzio Ariano, il dirigente dell’ufficio tecnico comunale travolto dallo scandalo e ora agli arresti domiciliari a Castel Di Sangro. 
Particolari che verranno analizzati a fondo nel processo, che Luigi Ammendola affronterà da uomo libero.


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