Torre Annunziata. Sorvegliato speciale, ma girava in moto: in manette Vittorio Agnello
Il cugino di Roberto ‘la carogna’, fermato lungo via Asilo Infantile. Il giudice: “Subito libero”
10-10-2016 | di Salvatore Piro

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TORRE ANNUNZIATA. In giro in scooter, nonostante la patente revocata perché sorvegliato speciale: in manette, ma poi subito libero, 39enne ritenuto vicino agli ambienti del clan Gionta. Si tratta di Vittorio Agnello, torrese residente in via Bertone, con numerosi precedenti e cugino di un personaggio di spicco dell'organizzazione camorristica di Palazzo Fienga: Roberto alias ‘la carogna’, già coinvolto in diverse inchieste anti-usura.
Agnello è stato arrestato dai carabinieri dell'aliquota operativa della compagnia di Torre Annunziata, guidati dal capitano Andrea Rapone e dal maresciallo Antonio Russo, durante controlli del territorio messi in campo dai militari dell'Arma. Il 39enne è stato fermato dai militari in via Asilo Infantile, sprovvisto di patente di guida in quanto revocata, mentre era alla guida di uno Yamaha MW125. Il veicolo è stato sottoposto a sequestro penale, mentre Agnello è finito in manette per violazione degli obblighi inerenti alla misura della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Torre Annunziata.
Misura cui il cugino de ‘la carogna’ è sottoposto dal termine di una condanna definitiva (scontata del tutto). Arrestato, Agnello è stato prima spedito ai domiciliari. Poi, giudicato con rito direttissimo dal tribunale di Torre Annunziata. Il 39enne, difeso dagli avvocati Simonetta Vitiello e Michele Riggi, è però tornato immediatamente in libertà. Il pm, per lui, non ha infatti ritenuto necessaria l’applicazione di alcuna misura cautelare.
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