Una città sotto choc. Torre Annunziata è ancora sgomenta per la tragica morte di Mario Papa, il 23enne morto ieri in via Sant'Alfonso de Liguori dopo essere precipitato da oltre sei metri mentre stava lavorando in un capannone della Zeus, nota marca di abbigliamento sportivo.

In tanti non riescono ad accettare la tragica fine di un ragazzo che stava svolgendo onestamente il suo compito come ogni giorno. Significative le parole di don Ciro Cozzolino, referente del presidio Libera di Torre Annunziata. "Mario aveva appena 23 anni. In ordine di tempo è l'ultimo giovane che nella nostra città ha perso la vita. Mario, era uno di quelli che si era salvato grazie a un imprenditore che ha avuto il coraggio di investire su questo territorio segnato dalla corruzione e dal malaffare. Altri giovani no, non si sono salvati e non si salveranno perché la nostra città non investe sui giovani: Torre Annunziata è una città per vecchi. Un abbraccio alla famiglia di Mario, alla Zeus Sport e a tutte quelle famiglie che nella nostra città piangono da sole la morte dei loro figli".

Anche Paolo Persico, commisario del Pd, ha voluto esprimere il suo cordoglio: " Il lutto cittadino, indetto dall'Amministrazione comunale , rappresenta pienamente il sentimento di sgomento che attraversa l'animo di tutti. Non è giusto morire di lavoro. Si attuino subito le misure decise , recentemente, dal Governo e dal Parlamento per contrastare il triste primato italiano delle morti bianche. Tutte le Istituzioni nazionali e locali, le forze dello stato, il mondo delle imprese e del lavoro si sentano partecipi di uno sforzo comune per la formazione, la prevenzione, i controlli per la sicurezza sul lavoro  e per rafforzare le politiche di sostegno alle famiglie delle vittime".


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