Torre Annunziata. Spaccio di eroina e cocaina fuori la stazione Vesuviana e al parco Penniniello: due pusher torresi condannati con sconto in appello. Si tratta del pluripregiudicato Andrea Marino (42, residente alle palazzine popolari) e di Andrea Gallo (35, di parco Trento). Entrambi sono ritenuti dagli inquirenti vicini al clan Gionta. Per Marino la pena più alta: 8 anni di reclusione. In primo grado, i giudici gli avevano inflitto una condanna a 12 anni e mezzo. Mano più clemente nei confronti di Gallo - condannato a 4 anni - rispetto ai 5 e mezzo incassati un anno fa in abbreviato. A difendere i due pusher, responsabili in concorso di 13 episodi di spaccio, l’avvocato Luciano Bonzani.

LE INDAGINI. Ad incastrare Marino e Gallo sono stati i messaggini scambiati al cellulare con gli acquirenti: “ci vediamo dietro il cimitero?...sto venendo”. Secondo l’inchiesta, coordinata nel 2014 dai carabinieri di Torre Annunziata, erano soprattutto giovani torresi a rivolgersi ad Andrea Marino con un chiaro linguaggio in codice. Gli ordini, infatti, avvenivano via sms. Messaggi nei quali gli acquirenti indicavano al pusher il numero di dosi da acquistare ed il tipo di droga richiesta. La ‘N’ significava eroina, la droga ‘nera’, più scura. Scrivendo ‘B’, invece, si comprava la 'polvere bianca'.  

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