Tre persone arrestate e una sottoposta al divieto di dimora in tutta la Provincia di Napoli e in alcuni Comuni del salernitano: sono i provvedimenti scaturiti da un’indagine che ha portato alla luce una piazza di spaccio nel quartiere murattiano (dove le attività illecite sono di solito controllate dal clan Gionta). A gestirla erano in quattro: Umberto Iapicca, Vincenzo Nasto, Giovanni Di Maio e Francesco Monaco (quest’ultimo sottoposto soltanto al divieto di dimora).

A incastrarli sono stati alcuni ‘clienti’ sentiti dai carabinieri, che hanno non solo fatto i loro nomi, ma svelato anche modi e condizioni con i quali veniva smerciata la droga. Ad esempio, per diversificare l’ordine, bastava cambiare lettera negli sms: la N stava quindi per la eroina, mentre la B per la cocaina. Così, quel brevissimo testo composto da una singola lettera, permetteva ai pusher di turno di comprendere che tipo di acquisto intendeva fare l’acquirente.

Un giro che nel tempo ha permesso anche dei notevoli introiti, dato che come affermato sempre da alcuni assuntori, in penisola sorrentina non c’erano piazze di spaccio, di conseguenza il punto di riferimento era proprio il ‘droga shop’ di quel quartiere. All’alba le pattuglie dell’Arma hanno raggiunto i quattro per notificargli i provvedimenti. 

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