Torre Annunziata. "Mi hanno afferrato da dietro, tirandomi per la maglietta e poi prendendomi per il collo. Sono stato usato come scudo". Questa la versione fornita agli inquirenti da G.M., il 17enne incensurato di Torre Annunziata ferito al piede sinistro da un colpo d'arma da fuoco, sparato poco prima dell'una di notte in via Gino Alfani da una sola persona: giubbotto blu, volto coperto da casco integrale. Chi ha sparato - si evince dal racconto della vittima - probabilmente voleva colpire un'altra persona. 

Il reale obiettivo di quello che, secondo una prima e ancora embrionale ricostruzione ora al vaglio degli inquirenti - indagano i poliziotti del commissariato di Torre Annunziata, agli ordini del dirigente Vincenzo Gioia - appare essere un raid punitivo, forse legato ad uno 'sgarro' commesso nella gestione del mercato dello spaccio della droga, proprio nel luogo più frequentato dalla movida torrese, avrebbe utilizzato il giovane come scudo umano per scampare al raid.

G.M., la vittima di soli 17 anni, poi soccorso, è stato trasportato all'ospedale di Boscotrecase. Per lui la prognosi è di 15 giorni. Il giovane è stato già dimesso, dopo aver riportato una ferita d'arma da fuoco tra l'alluce e l'indice del piede sinistro. Il proiettile ha forato il piede, uscendo poi dalla pianta. Al momento, dopo alcuni sopralluoghi svolti dalle forze dell'ordine in via Alfani, non è ancora stato ritrovato.    

(nella foto la folla di giovani nella curva di via Gino Alfani durante la vigilia di capodanno)

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