Torre Annunziata, spese i soldi del clan alle slote machine: il boss vide il pestaggio dal carcere
La spedizione punitiva voluta da Salvatore Carpentieri nei confronti di Pasquale Curcio
16-12-2022 | di Gianluca Buonocore
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Punito per aver speso i soldi del clan alle slot machine. Emerge anche un altro particolare nel corso della maxi operazione conclusa dai carabinieri del gruppo provinciale di Napoli, che ha portato all’arresto di 33 persone. Tra questi Salvatore Carpentieri, alias Tore Viola, che dal carcere era capo della piazza di spaccio di Torre Annunziata che riforniva di droga la costiera sorrentina. Lo stato di detenzione non era un problema per il boss, che all’esterno lasciava gestire il traffico alla moglie Maddalena Gemignani, seguita dalla suocera Anna Tessitore, alla quale era affidata la cassa.
Secondo quanto evinto dalle indagini il fatto è avvenuto il 9 gennaio del 2021. Pasquale Curcio ha speso i soldi riscossi (circa 1500 euro) per una fornitura alle slot machine, scatenando l’ira da parte della Gemignani, che comanda ai ‘gemelli’ una spedizione punitiva per cacciarlo di casa e avverte anche il marito che in carcere è in possesso di un cellulare con cui riesce a comunicare dall’esterno.
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La rabbia della moglie di Carpentieri è acuita anche dal fatto che Curcio ha anche danneggiato un’auto a noleggio a causa della sua condizione di ebbrezza, e che ha dovuto farsela rimorchiare dal carro attrezzi poiché le forze dell’ordine l’avevano ritrovata parcheggiata in maniera anomala e con i lampeggianti accesi. Così fa salire il debito a 2mila euro.
Cominciano le ritorsioni nei confronti di Curcio al quale vengono sottratte anche due biciclette che si trovavano all’esterno della sua abitazione al Parco Penniniello. Poi l’intervento da parte dei gemelli che si infilano nella sua casa e lo pestano senza pietà. A osservare tutta la scena è Tore Viola in videochiamata Whataspp da Secondigliano. La vittima del pestaggio chiama successivamente il figlio, che lo incolpa dell’accaduto e lo intima di abbandonare immediatamente la sua abitazione per evitare guai peggiori. Ed è proprio lui che poi intercede con la Gemignani per trovare un accordo sul debito contratto dal papà.
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