Due anni e dieci mesi per falsificazione di banconote da 10 e 50 euro. Questa la condanna inflitta ieri dal gup del Tribunale di Torre Annunziata, Antonello Anzalone, nei confronti di Santo Visiello, il 40enne oplontino arrestato il 7 febbraio 2014 nel blitz della Finanza, che scoprì una zecca clandestina nel retrobottega di un negozio di alimentari.

Visiello quel giorno finì in manette con un complice, Antonio Carillo (43enne incensurato), la cui richiesta di patteggiamento (il suo avvocato aveva chiesto al giudice una pena di 1 anno e 8 mesi) è stata respinta dal gup. Giudice che ha disposto la rimessione del fascicolo al presidente del tribunale. Per Carillo processo da rifare.

Per l’accusa, i falsari fabbricavano inoltre tesserini di riconoscimento delle forze dell’ordine, con tanto di foto e generalità copiate, abbonamenti del Calcio Napoli, valori bollati, francobolli, attestati di partecipazione a corsi sulla sicurezza, titoli di trasporto pubblico, per un valore di circa 3 milioni di euro.

Il laboratorio era attrezzato con macchinari ‘off set’ professionali, in grado di falsificare migliaia di esemplari di euro al giorno. Le Fiamme gialle, a febbraio 2014, sequestrarono 1,8 milioni di euro in banconote da 10 euro e 36mila euro in pezzi da 50 stampati su 18.000 fogli di carta filigranata ancora da tagliare.

 

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