Torre Annunziata, Starita come Babbo Natale: ‘regala’ 30 mila euro ai dirigenti
È l’indennità di risultato per il 2014. Ma sull’albo pretorio dell’Ente manca il decreto che giustifica il premio
31-12-2015 | di Raffaele Perrotta
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Non ha la barba o i capelli lunghi bianchi. Gli manca il pancione e di solito non veste tutto di rosso. Ma, differenza più clamorosa è il colorito della pelle: quello oplontino è sempre abbronzato mentre l’originale è di un colore bianco con le guance rosse. Eppure, tra il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, e il vero Babbo Natale una cosa in comune c’è: entrambi fanno regali. Il primo, in particolare, ne ha fatto uno davvero consistente: poco più di 30 mila euro ai dirigenti quale indennità di risultato per il 2014. Un dono davvero considerevole che, è giusto dirlo, è previsto dalla legge Bassanini.
Fin qui tutto normale, le anomalie iniziano subito dopo. Riprendendo la determina 739, quella con la quale si premiano i dottori Ariano, Monda, Pesacane e D’Alessio, in seconda pagina si può leggere che la cifra devoluta come premio è completamente diversa rispetto a quanto poi si determina in quarta pagina. Sfogliandola, sebbene non sia molto lunga, non si evince la consistenza delle singole remunerazioni, lasciando solo alla fantasia del lettore quanto possano essere. Tagliando corto, ai quattro va poco meno di 6 mila euro ciascuno.
Ma come giustificare questo ‘regalo’? Nulla di più semplice: con il decreto 195 dell’11 novembre 2015. Peccato, però, che l’albo pretorio del Comune torrese riservi solo misteri. Oltre ai vari atti che sono privi di allegati indispensabili, oltre alla storia della short list ‘anomala’ che abbiamo raccontato, in coda di anno c’è il decreto ‘nascosto’, quello che giace in qualche cassetto ma è sottratto al pubblico dominio. Su questo atto, provando ad indovinare, i 3 attuali dirigenti in carica e la dottoressa da poco in pensione hanno avuto quasi il massimo punteggio da parte dell’OIV. Lo stesso organismo le cui tre posizioni sono, nelle ultime settimane, oggetto spartizione, al rinnovo nella prossima primavera, da parte dei partiti di maggioranza.
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Un po’ peggio è andata all’ingegner in forza al Comune fino a qualche tempo fa, Vincenzo Di Giovanni, il cui premio è stato ‘solo’ di 4.700 euro. Anche in questo caso, supportati da un altro decreto ‘nascosto’: il 198 del 13 novembre scorso.
A beccarsi in largo anticipo solo carbone nero, invece, è l’ex segretaria generale Maria Assunta Carmosino. Noto anche alle cronache l’astio del sindaco Starita nei suoi confronti, tanto da firmare un provvedimento di revoca, l’ex responsabile anticorruzione e trasparenza è stata bocciata dall’Organismo Indipendente di Valutazione. A lei, per Natale, è stato fatto recapitare l’assegno ‘più misero’: 2.700 euro. La determina 776, come nel primo caso, è supportata dallo stesso decreto 195.
In ultimo, non certo perché meno importante, c’è la vicenda giudiziaria che vede coinvolta la dottoressa Anna Pesacane. Su di lei, da luglio, pende l’accusa di omissione di atti di ufficio per la questione della concessione del Lido Azzurro. Sia ben chiaro, è solo l’avviso di chiusura d’indagine, non certo una condanna. Sta di fatto che il primo cittadino ha ritenuto opportuno non solo non sospenderla dal servizio ma firmare anche l’indennità di risultato.
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