Torre Annunziata, stop treni per edificio a rischio crollo. C'è la svolta: 'Iniziati i lavori di messa in sicurezza'
Scontro tra RFI e privati, spiraglio di luce dopo oltre un mese di disagi. L'avvocato De Luca fa il punto della situazione
15-10-2025 | di Rosanna Salvi
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“I lavori di messa in sicurezza sono inziati e a breve sarà eliminato il pericolo". A oltre un mese dall'interruzione della circolazione dei treni tra Santa Maria la Bruna e Torre Annunziata, sulla linea storica Napoli-Salerno, arriva la notizia più attesa da viaggiatori e pendolari. Ad annunciarlo è l'avvocato Giuseppe De Luca, rappresentante legale dei proprietari coinvolti nella diatriba con RFI. L'interruzione, scattata il 9 settembre, si è resa necessaria a causa di un edificio a rischio crollo a ridosso dei binari.
“Smentisco categoricamente che i miei clienti non abbiano dato riscontro alle richieste. Siamo in diretto contatto con l'Ufficio Tecnico del Comune, ma è necessario comprendere che si tratta di interventi complessi che non possono essere effettuati in tempi brevissimi”.
De Luca specifica che sono due gli immobili coinvolti. Il Comune ha ordinato la messa in sicurezza, ma è stata chiesta una proroga sui tempi a causa della complessità dell'intervento. "Tengo a precisare che uno dei proprietari ha già provveduto a eliminare il pericolo. A breve, infatti, arriverà anche il certificato che lo dimostra. In merito all'altro, invece, ci sono stati rallentamenti anche a causa di problemi burocratici, ma i lavori sono iniziati e anche in questo caso sarà eliminato ogni pericolo. Sono situazioni complesse, in cui può essere difficile capire con immediatezza competenze e responsabilità. Nessuno dei miei clienti è stato fermo per negligenza o disinteresse. Era necessario del tempo per fare chiarezza e predisporre l'intervento”.
L'avvocato fa il punto della situazione e rispedisce al mittente le accuse di RFI secondo cui non ci sarebbe stato riscontro da parte dei privati. Nel frattempo, alla luce degli ultimi sviluppi, sembrerebbe essere vicina la risoluzione del problema. Una svolta attesa soprattutto da lavoratori e studenti dell'area vesuviana, messi a dura prova da un mese segnato da caos e disagi.
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