“Organizziamoci e facciamo fronte comune contro il nuovo Dpcm. Se ci uniamo nessuno può fermaci”, così ha esordito la titolare di un bar della curva a Torre Annunziata contro il possibile nuovo Dpcm che potrebbe coinvolgerli.

Da qui a poco potrebbe essere vietato l'asporto dalle 18 esclusivamente per i bar, consentendo quindi solo le consegne a domicilio. Non si ha ancora l’effettività della cosa, la proposta dovrà comunque essere sottoposta alle regioni nel vertice di domani con il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia.

Penso che sia assurdo e una cosa per niente fattibile – continua la donna -  dopo le 18 ci sono comunque ancora i negozi aperti e c’è sempre la possibilità di vedere persone in strada che desiderano un caffè, così ci mettono ancora una volta in ginocchio”.

E’ appena iniziata la prima settimana di zona gialla che ha dato la possibilità ai proprietari di bar di dare un sospiro di sollievo dopo mesi di solo asporto e consegne: “E’ stata una grande emozione poter accogliere i clienti – conclude -  falli sedere e portargli il caffè dà una parvenza di serenità che avevamo dimenticato. Non toglietecela di nuovo”.

“Dopo tempo le persone hanno potuto prendere un caffè come Dio comanda – dichiara un dipendente del Bar del Corso – questa cosa è fondamentale per la clientela che finalmente respira un po’ d’aria di normalità, ma se dovessero ritoglierci questa possibilità, siamo pronti a fronteggiare la cosa insieme agli altri bar della zona”.

La gioia di questa apertura è tanta anche per le persone che finalmente dopo mesi hanno potuto riavere la comodità di consumare seduti o al bancone: “Finalmente dopo tanto tempo abbiamo potuto risederci e sorseggiare una bevanda in tranquillità – dichiara un ragazzo seduto ad un bar del centro città – è stata un’emozione tornare alla “normalità” e poter condividere una chiacchiera con un amico, speriamo duri”.

Ovviamente una sola settimana di zona gialla non risolve i problemi dei proprietari dei bar ma quanto meno lascia sperare in qualcosa di buono: “Ovviamente non abbiamo ancora visto i numeri che speravamo – dichiara il proprietario del bar Nappi – ma mi auguro che la cosa vada sempre meglio per tutti e che non ci sia un’ulteriore stretta sulla nostra attività, nel caso sono pronto ad attivarmi con gli altri bar della zona per cercare di risolvere la situazione”.

Insomma a Torre Annunziata la cosa è chiara, i bar del territorio sono pronti ad unirsi per la causa: “Siamo pronti a prendere delle contromisure tutti insieme, proprietari di bar e ristoratori – conclude il proprietario del Caffè dei portici – non possono toglierci anche l’asporto. Uniamoci e facciamo una “rivoluzione” sempre pacifica ed educata, nostre note distintive, e facciamoci sentire”.

 

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