Torre Annunziata, studenti del Cesaro-Vesevus esplode la rabbia: 'Basta, la scuola cade a pezzi'
Alunni in sciopero, la rivendicazione: 'Ridateci i nostri diritti'
05-11-2024 | di Rosanna Salvi
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“Ridateci i nostri diritti”. Questo l’urlo degli studenti del Cesaro-Vesevus di Torre Annunziata che ha accompagnato la protesta di questa mattina. I ragazzi hanno scelto di scioperare a causa della situazione di estremo degrado che attanaglia il plesso in via Alessandro Volta. “Non possiamo usare la palestra, né tanto meno usufruire dei laboratori. Un intero piano della nostra scuola è totalmente inagibile. In alcune classi abbiamo attaccato dei fogli di carta alle finestre perché non abbiamo nemmeno le persiane. Siamo senza registro elettronico da due mesi e non è giusto. Se avessimo saputo prima di questa situazione, non ci saremmo mai iscritti”.
A dichiararlo sono alcune studentesse che hanno partecipato allo sciopero di stamattina. Dal loro racconto emerge una fotografia inquietante delle condizioni in cui sono costretti a studiare gli alunni. Ad unirsi alla denuncia dei ragazzi anche alcune mamme, al fianco dei loro figli in questa battaglia. “Passano gli anni ma la situazione è sempre la stessa. Se continua così, sarò costretta a spostare mia figlia in una scuola di Castellammare. Abbiamo sollecitato più volte la preside, ma fino ad oggi non si è mai resa disponibile ad un confronto aperto”.
Nel corso dello sciopero la dirigente scolastica Patrizia Tramontano Guerritore a sorpresa ha rotto il silenzio e accolto mamme e studenti nel suo ufficio. “Abbiamo parlato con lei dopo innumerevoli rifiuti – spiegano le studentesse – Ha chiamato un architetto in nostra presenza rispetto agli interventi urgenti da effettuare e ci ha rassicurato sui PTCO (alternanza scuola-lavoro ndr) dichiarando che sarebbero finalmente partiti. Ci auguriamo che non siano solo parole ma soluzioni concrete”.
In realtà c’è un altro punto interrogativo che riguarda l'intera scuola. L’ex dirigente scolastica dell’istituto Graziani, Annamaria Papa,che quest’anno è stato accorpato al Cesaro-Vesevus, potrebbe essere reintegrata a tutti gli effetti. Il Tribunale del Lavoro, infatti, proprio in questi giorni ha dichiarato il suo trasferimento illegittimo.
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