Fermare i suicidi in carcere e dare una voce a coloro che non possono parlare. Questo l'obiettivo dell'evento promosso dall'Unione delle Camere Penali Italiane che si svolgerà giovedì 30 maggio dalle 10.00 alle 13.30 al Tribunale di Torre Annunziata. L'incontro nasce dall'esigenza di sensibilizzare la comunità vesuviana su un argomento delicato che mette al centro i diritti umani. "I numeri sono allarmanti e non possiamo voltarci dall'altra parte - dichiara Renato D'Antuono, Presidente della Camera Penale di Torre Annunziata - Dall'inizio dell'anno sono già trentacinque i detenuti che si sono suicidati in carcere e questo è preoccupante. Nel 2023, invece, settantacinque. Non c'è più tempo, bisogna intervenire subito e garantire una dignità a coloro che stanno saldando il proprio debito con la giustizia".

La manifestazione oratoria, che si svolge in tutta Italia, punta ad accendere i fari sugli strumenti da mettere in campo per combattere il fenomeno. "Sono vari gli strumenti legislativi per combattere l'emergenza, quali esempio amnistia, indulto e liberazione anticipata speciale - continua D'Antuono - Inoltre, è bene sottolineare che i suicidi sono strettamene collegati al sovraffollamento degli istituti penitenziari. Questo aspetto gioca un ruolo determinante e può compromettere seriamente la qualità della vita. Sono troppi i casi in cui sono costretti a condividere celle anguste in sette, o addirittura in dieci. La capienza massima si aggira intorno ai 40mila, ma sono circa 60mila i detenuti in totale".

Indulto, amnistia e liberazione anticipata speciale. Strumenti fondamentali per il contrasto del fenomeno che saranno affrontari nel dettaglio domani 30 maggio in occasione dell'incontro di sensibilizzazione al Tribunale di Torre Annunziata. 

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