Torre Annunziata. Sviluppo del porto, associazioni in protesta: “Noi snobbati"
“Gaffe” del comune, dimenticato consorzio Pro Molo di Ponente. Iovino: “Speriamo che in futuro qualcuno ci ascolti”
23-07-2021 | di Marco De Rosa
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Un porto a misura di tutti, ma non delle associazioni che lavorano al suo interno. Gaffe dell’amministrazione comunale di Torre Annunziata, che ha “dimenticato” di coinvolgere le associazioni che lavorano all’interno del porto e renderle partecipi al confronto che si sta avendo in questi giorni.
Proprio sulla questione porto sono infatti settimane delicate, fatte di scontri (vedi in consiglio comunale con la lite quasi “in diretta” tra il sindaco Vincenzo Ascione e il consigliere comunale Pierpaolo Telese) e di incontri. E’ mancato però un “dettaglio”, la partecipazione di chi nel porto lavora e fa aggregazione. “Tutto questo è ridicolo – ha spiegato Stefano Iovino, presidente del Circolo Nautico Arcobaleno e vicepresidente del Consorzio Pro Molo di Ponente -. Di certo non ci aspettavamo di essere gli interlocutori principali, ma quantomeno ci saremmo aspettati un minimo coinvolgimento sullo sviluppo del porto”.
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La giunta chiederà l’inserimento del porto di Torre Annunziata all’interno del sistema dell’Autorità di sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. La delibera verrà inserita nel programma del prossimo consiglio comunale per la discussione finale. Poi la richiesta verrà ufficialmente inoltrata al governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Nessun coinvolgimento da parte delle associazioni che operano nel porto. Il consorzio Pro Molo di Ponente, che aggrega 6 associazioni (3 circoli nautici e altrettante ditte individuali di servizi), non è stato preso in considerazione, nonostante nel periodo estivo goda di un afflusso di circa 800 barche: “Il porto è uno dei pochi elementi di traino per l’economia cittadina – ha continuato Iovino - visto il periodo di crisi che sta attraversando il commercio in generale anche a causa del covid. Agli incontri hanno partecipato sicuramente associazioni del territorio, ma non strettamente legate all'area del porto”.
Infine l’appello: “Siamo contenti dell’inserimento nell’autorità portuale del Mar Tirreno- ha concluso Iovino – noi però ci siamo sentiti abbandonati. Speriamo che in futuro ci sia spazio per un confronto anche con noi che in quell’area lavoriamo e facciamo aggregazione”.
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