“Nunzio Ariano gode di stima incondizionata, ma ho votato in modo contrario all’approvazione del rendiconto. Una valutazione politica più che tecnica perché non abbiamo offerto servizi alla città, non abbiamo risolto problemi e non abbiamo realizzato progetti. Urge un cambio di rotta su ciò che non è stato fatto in 3 anni. Non possiamo limitarci a fare i ragionieri”.

I VOTI CONTRARI. Pierpaolo Telese è uno dei consiglieri che ha votato contro l’approvazione del rendiconto per la gestione dell’esercizio 2019 a Torre Annunziata. Si è unito ai “no” di Ciro e Davide Alfieri (astenuta Germaine Popolo, ndr), i quali hanno puntato il dito sull’operato dell’amministrazione comunale. “Approfittiamo delle risorse messe in campo dal governo causa covid per costruire una prospettiva di rilancio ed evitare di mettere la parola fine al riscatto della città”, ha spiegato Telese. “Si tratta di un fallimento, tenendo conto dell’ingresso nello staff di Ascione di validi professionisti – ha rincarato la dose Ciro Alfieri -. Se Telese dice che l’amministrazione galleggia, più che altro io dico che sta affondando”.

L’ASTENSIONE DI GERMAINE POPOLO. La consigliera di maggioranza ha scelto di non votare il punto all’ordine del giorno, motivando la sua scelta “per far spazio a un barlume di speranza sulle prossime azioni programmatiche. Questa città sta morendo, nemmeno troppo lentamente. Bisogna ammettere il fallimento, almeno parziale, di questa amministrazione”. I suoi colleghi di maggioranza Giuseppe Raiola e Franco Colletto hanno cercato di rendere meno amaro il giudizio della Popolo, “essendo consapevoli delle difficoltà riscontrate sia prima che dopo l’emergenza coronavirus. Una crisi che ha investito l’Italia intera, non soltanto Torre Annunziata”, hanno spiegato.

LA POLEMICA. Nel corso della seduta c’è stata anche una polemica a distanza tra Davide Alfieri e Maria Longobardi. Probabilmente all’opposizione non è andato giù il passaggio di Ermando Piccirillo nel gruppo dei Progressisti e Democratici. Nel corso del suo intervento, la Longobardi ha parlato di mancata sicurezza, facendo riferimento agli ultimi episodi di cronaca in città. Un intervento che ha scatenato la reazione di Alfieri: “Politicamente sei sottozero. Non hai mai portato progetti, ma solo una caccia continua ai consiglieri”. Un’offesa che ha lasciato impassibile la Longobardi: “Le offese da persone che parlano senza cognizione di causa e senza buona educazione non le considero. I miei progetti sono frutto di 20 anni di lavoro sul territorio”.

IL GIUDIZIO DI ASCIONE. A riportare la calma ci ha pensato il sindaco Ascione, che ha riportato il discorso sul tema bilancio: “Le amministrazioni sono al collasso da tempo, lo dissi anche ai miei elettori tre anni fa – ha spiegato il primo cittadino -. In questi anni è cambiato tutto. Abbiamo affrontato il disastro di Rampa Nunziante, il sequestro delle 7 scogliere, gli sgomberi al Quadrilatero Carceri, senza essere aiutati da nessuno. E in questo contesto ci siamo dovuti occupare, ovviamente, anche dell’ordinario. Poi ci è arrivata la mazzata da 1,4 milioni che ci ha obbligato ad azzerare tutto. Eppure, siamo riusciti a portare a conclusione il progetto videosorveglianza, quello sulle strisce blu, abbiamo chiuso la vertenza multiservizi, completeremo il collettamento delle fogne, ed avviato tanti altri progetti per la ripartenza della città, compreso quello su Palazzo Fienga. Inoltre – ha concluso – a breve arriveranno i primi 40 giovani dei 90 promessi dalla Regione per i tirocini formativi. Tante cose dovrebbero e potrebbero funzionare meglio, ma non voglio che si metta una croce nera sul nostro lavoro”.

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