Pierpaolo Telese ha rassegnato le dimissioni. Il capostaff del sindaco Corrado Cuccurullo, dopo la bufera mediatica esplosa domenica con la pubblicazione degli atti della Guardia di Finanza, ha lasciato l’incarico. La decisione è stata ufficializzata con una lettera indirizzata al primo cittadino e all’intera amministrazione comunale e protocollata nella giornata di ieri. 

LA GENESI DELLE INDAGINI. Tutto nasce dalla diffusione degli atti dell’indagine condotta nei mesi scorsi dalla Guardia di Finanza. Indagine, partita su presunte irregolarità e che, sul piano giudiziario e penale non ha poi portato a nulla, tant’è che la Procura ha archiviato il fascicolo perché non vi è nulla di penalmente rilevante. La relazione della Guardia di Finanza si conclude con la richiesta alla Prefettura di valutare l’ipotesi di invio della Commissione d’accesso.

Ad innescare le indagini, le informative firmate dall’ex segretaria generale Maria Clara Napolitano arrivata durante la gestione commissariale (e di fatto poi sfiduciata a settembre dal primo cittadino quando è stato pubblicato l’avviso per un nuovo segretario), e il Comandante della Polizia Municipale Giovanni Forgione. La diffusione dei documenti su indagini concluse, che non hanno portato a nulla sul piano penale, ha avuto un risvolto mediatico perché ha riportato nuovamente sotto i riflettori il legame sentimentale di Pierpaolo Telese con una donna che ha vincoli di parentela con persone ritenute vicine ad ambienti malavitosi. La vicenda emerse già nella relazione della Commissione d’accesso che portò allo scioglimento dell’amministrazione Ascione e non portò a nulla, tant’è che il Ministero dell’Interno rinunciò al procedimento di incandidabilità per oggettiva assenza di elementi. 

LA LETTERA. Nelle due pagine inviate al sindaco, Telese motiva la sua decisione di lasciare il ruolo nell’amministrazione. “Quanto sta avvenendo getta un’alea di sospetto sull’intera amministrazione – afferma Telese nella lettera – mettendo in discussione il progetto di rigenerazione in cui ho creduto e da te incarnato. Mi indigna dover subire questa gogna mediatica, in assenza di contestazioni a me mosse per comportamenti illeciti, ma solo perché sono legato sentimentalmente ad una persona che ha vincoli di parentela con personaggi che non conosco e che sono comunque da me lontani anni luce e contro la cui subcultura ho speso e continuerò a spendere la mia vita fatta di impegno civile e politico anticamorra".

"Ma il clamore mediatico – continua Telese – non aiuta ragionamenti sereni. Clamore, sono certo, costruito ad arte da parte di chi non ha voluto bene a questa amministrazione sin dal primo momento e ha organizzato appuntamenti mondani per ordire trame. Devo condurre la mia battaglia per affermare la verità lontano dai fari mediatici e senza la preoccupazione di mettere in pericolo il percorso politico amministrativo avviato. Una battaglia – precisa Telese - anche per individuare chi, subdolamente e per secondi e terzi fini, ha ordito tutto ciò contro di me e contro l’amministrazione. E’ per tutte queste ragioni, con il cuore gonfio di angoscia e dolore, ma per rispetto verso le sacre Istituzioni e per amore verso la città, nel solco delle nostre storie familiari e dei nostri padri, ti comunico le mie irrevocabili dimissioni”.

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