"Il gruppo consiliare Oplonti Futura esprime profonda indignazione e ferma condanna per quanto avvenuto in occasione del Consiglio Comunale odierno, durante la discussione relativa al Regolamento comunale per i servizi destinati alla prima infanzia". Alta tensione a Palazzo Criscuolo, Lucio d'Avino e Marco Russo contro Sofia Donnarumma.

"Nei giorni scorsi, il nostro gruppo aveva regolarmente e formalmente depositato una serie di emendamenti, frutto di un’approfondita attività di studio, analisi normativa e confronto con esperti del settore - dichiarano in una nota i consiglieri di Oplonti Futura - Gli emendamenti, presentati in conformità agli articoli 43 e 42 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL), erano tesi a migliorare l’impianto tecnico-giuridico del regolamento in discussione, nell’interesse esclusivo della collettività e della qualità dei servizi educativi nel nostro territorio".

"Tuttavia, in sede di Commissione consiliare competente, presieduta dalla Consigliera Dott.ssa Sofia Donnarumma, gli emendamenti sono stati interamente dichiarati inammissibili attraverso un verbale laconico e privo di qualsiasi motivazione giuridica, in aperto contrasto con i principi di trasparenza, partecipazione e responsabilità che dovrebbero ispirare l’attività delle istituzioni locali. Durante la seduta consiliare odierna, la Presidente della Commissione ha tentato di giustificare retroattivamente la decisione sostenendo che gli emendamenti sarebbero stati di natura “troppo tecnica”, asserendo che un consigliere comunale, quale espressione di un organo di indirizzo politico, non possa intervenire su questioni di carattere tecnico", continua la nota.

"Una simile affermazione, oltre ad essere giuridicamente infondata, rappresenta un precedente pericoloso e lesivo della dignità e del ruolo democratico dei consiglieri comunali, i quali – lo ribadiamo – sono legittimati a pieno titolo a proporre emendamenti anche di natura tecnica, come espressamente previsto dall’articolo 19 del Regolamento del Consiglio Comunale, o comunque in base al principio generale di esercizio pieno delle prerogative consiliari sancito dal TUEL. Ricordiamo che il consigliere comunale non è un oratore occasionale, ma un titolare di un mandato rappresentativo pieno, cui spetta il diritto–dovere di intervenire nel merito dei provvedimenti, anche con contributi tecnici qualificati, nell’interesse della propria comunità".

"Non è la tecnicità a delegittimare un emendamento: è l’approssimazione politica a danneggiare il buon andamento della Pubblica Amministrazione. Il gruppo Oplonti Futura rivendica con orgoglio la serietà e l’approfondimento con cui ha condotto l’analisi del regolamento proposto, e ribadisce che ogni contributo fondato su studio, competenza e rigore dovrebbe essere accolto con rispetto, e non rigettato con pretesti privi di base normativa".

"Chiediamo pubblicamente che vengano chiariti i motivi giuridici e regolamentari di tale inammissibilità, e che la Presidenza del Consiglio Comunale assuma una posizione chiara a tutela delle prerogative consiliari, senza cedere a visioni riduttive e fuorvianti del ruolo dell’opposizione. Non accetteremo mai che venga svilita la funzione democratica del Consiglio Comunale, né tollereremo l’esclusione di voci critiche attraverso strumenti opachi e ingiustificati".

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