Torre Annunziata. “Devo venderti la macchina, cara sorellina. Mi servono i soldi”. Ma all’ennesimo rifiuto del denaro per i giochi e le scommesse era scoppiata la sua rabbia. Tant’è che D.A., 26enne di Torre Annunziata già in manette per droga, pensò bene il giorno dopo di rompere il vetro di quell’auto col suo casco. Da lì la denuncia della sorella ai carabinieri. Il giovane, nello scorso giugno, era finito prima in carcere a Poggioreale, poi agli arresti domiciliari. Sempre con l’accusa di tentata estorsione in famiglia.

IL PROVVEDIMENTO. Il ragazzo – difeso dall’avvocato Giuseppe De Luca - è stato scarcerato dai giudici dell’ottava sezione del Tribunale del Riesame di Napoli. Da oggi è tornato in libertà. Nonostante sia ancora giovanissimo, D.A. ha un curriculum già “ricco” alle spalle. Il 26enne, prima dell’arresto di giugno, era finito in manette ad inizio anno per droga. Nel corso di una perquisizione, i carabinieri di Torre Annunziata gli sequestrarono cocaina suddivisa in dosi, un bilancino di precisione e la somma di 50 euro, ritenuta provento di attività illecita. 

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