Una nuova perizia sui cellulari. Ancora non sono chiuse le indagini sulla morte della piccola Vittoria Scarpa, annegata lo scorso 11 giugno al lido Risorgimento a Torre Annunziata.

I carabinieri, agli ordini del luogotenente Giovanni Russo, stanno cercando di ricostruire quelle due ore che sono costate la vita alla bimba di 4 anni che fu trova al largo, quando ormai non c’era praticamente più nulla da fare. Inutile fu la corsa all’ospedale San Leonardo di Castellammare, dove i medici non poterono fare altro che constatare il decesso.

Polemiche sull’assenza da parte dei bagnini, che secondo quando affermato, erano in pausa pranzo durante il cambio del turno, poiché erano le 13 al momento in cui era stato dato l’allarme. L’unica persona iscritta nel registro degli indagati, come atto dovuto, è la mamma Mina Guarro.

Nel frattempo, però, nei giorni scorsi sono state effettuate altre perizie sui telefoni che erano stati posti sotto sequestro dagli inquirenti. Dalle celle potrebbero emergere altri particolari, che potrebbero fare luce su questa tragedia immane.

Infine, una settimana fa, è stata consegnata al pm l’autopsia che era stata disposta sul corpo di Vittoria, i cui esiti sono ancora sconosciuti perché ancora non ne è stato consentito il deposito.

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