Torre Annunziata nella morsa della criminalità organizzata. Clan ancora troppo influenti, prorogato il commissariamento straordinario per altri sei mesi. Ieri la decisione al termine di un vertice con il prefetto di Napoli Claudio Palomba e l’ultimo Consiglio dei Ministri in cui è stata approvata la richiesta partita dalla Campania

Il Comune oplontino è stato sciolto il 5 maggio 2022 per infiltrazioni camorristiche. Dalle ingerenze della criminalità organizzata allo scandalo tangenti. Uno tsunami politico e giudiziario travolge Vincenzo Ascione e i suoi fedelissimi. Sull'ex sindaco la pesante accusa di avere aperto le porte dell'ente ai clan

Le indagini a 360 gradi svolte dagli inquirenti hanno consentito di ricostruire il rapporto tra Salvatore Onda e il primo cittadino. Sarebbe stato proprio questo sodalizio tra i due a dare il colpo di grazia all’amministrazione oplontina. Il nipote del boss Umberto, sicario dei Gionta, era un mero dipendente della Prima Vera e non ha mai rivestito nessun ruolo né amministrativo nè politico. Eppure, era costantemente in contatto con sindaco e consiglieri. Inoltre, veniva spesso interpellato in merito all’individuazione delle ditte e alle aggiudicazioni degli appalti su cui era chiamato a deliberare il Consiglio Comunale

Al fine di completare l’azione di recupero e risanamento complessivo delle istituzioni locali è stata deliberata la proroga di sei mesi dell’affidamento della gestione dei comuni di Torre Annunziata e di San Giuseppe Vesuviano alle commissioni straordinarie già nominate.

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