Anna Scala aveva già denunciato due volte il suo assassino. Si era rivolta alle forze dell’ordine per porre fine a quell’incubo, ma la sua richiesta di aiuto non è mai stata accolta. A scendere in campo contro l’ennesimo femminicidio è l’associazione oplontina Catena Rosa, in prima linea nel contrasto alla violenza di genere. Venerdì 25 agosto alle 17.00, al lido Eldorado di Torre Annunziata, una manifestazione per dire basta alla strage delle innocenti.

“L’associazione Catena Rosa - si legge in una nota- chiederà conto alla procura di Torre Annunziata della solitudine in cui Anna è stata abbandonata. Chiediamo su queste questioni più serietà, competenza, sensibilità e autorevolezza da parte dello Stato e di chi lo rappresenta. Chiediamo pene certe e adeguate. Chiediamo un percorso di educazione al rispetto di genere obbligatorio nonché il braccialetto elettronico per gli stalker che ritornano in libertà”.

Anna è stata ammazzata a coltellate dall’ex compagno Salvatore Ferraiuolo il 17 agosto a Piano di Sorrento. Prima dell’assassinio era già stata picchiata brutalmente in una spiaggia di Massa Lubrense. Aveva paura di quell’uomo e temeva per la sua incolumità. Le due denunce contro il suo assassino non sono bastate a proteggerla e ora toccherà capire il perchè. 

“Chiediamo per le vittime di stalking un programma di protezione alla stregua di quelli previsti per i collaboratori di mafia – continua Catena Rosa - Chiediamo che riparta il lavoro dell’Osservatorio regionale sul femminicidio. Chiediamo Centri antiviolenza all’altezza del compito, stabili, con personale qualificato ed esperto”. Alla manifestazione sarà presente anche Ilaria Perrelli presidente della Consulta Regionale sulla Condizione della donna.

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