Uccise la badante della sorella con quattro colpi di pistola, Pellegrino Reibaldi condannato a 9 anni e 4 mesi di reclusione. Questa la sentenza emessa stamattina dalla III Sezione della Corte d'Appello di Napoli. A determinare lo sconto di pena per il professore di Torre Annunziata l'esclusione dell'aggravante dei futili motivi. I Giudici hanno accolto la tesi dell'avvocato difensore Renato D'Antuono e confermato la seminfermità mentale.

Reibaldi, professore di matematica in pensione, uccise Maria Baran utilizzando un'arma regolarmente detenuta per uso sportivo. L'efferato delitto si consumò a dicembre del 2021 tra le mura domestiche. Teatro della tragedia un appartamento al decimo piano di un palazzo in via Gambardella. Ad innescare la furia omicida dell'uomo le presunte negligenze della badante ucraina, accusata dal professore di riservare un pessimo trattamento all'anziana sorella.

Reibaldi fu condannato in primo grado a 14 anni di carcere, sentenza ribaltata con il processo in Appello. In base ad una serie di accertamenti psichiatrici fu stabilita la parziale incapacità di intendere e di volere dell'uomo. Un elemento determinante e che ha in parte smantellato il castello accusatorio. Il nesso casuale tra la patologia di Reibaldi e l'omicidio ha spinto i giudici a ridurre la pena. Il professore, all'epoca 81enne, non era pienamente consapevole delle sue azioni al momento dell'assassinio. 

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