“Oggi avrebbe dovuto festeggiare con noi”. E’ un giorno triste oggi per la famiglia Cerrato. A distanza di un anno e mezzo da quella terribile sera, la vedova Tania Sorrentino non riesce a darsi pace pensando alla festa che doveva esserci in questo giorno e che purtroppo non c’è stata.

Oggi Maurizio Cerrato avrebbe compiuto 63 anni, se la furia assassina di quattro belve non avesse deciso di porre fine alla sua esistenza.

“Oggi facebook mi ricorda il compleanno di Maurizio – ha scritto Tania sui social network - come se fosse possibile dimenticare. Come se non fosse successo che quattro fecce della peggiore specie lo avessero ammazzato senza motivo e senza pietà. Chissà se ci sarà un giorno dove smetterò di chiedermi perché chi doveva controllare le irregolarità di questa nostra splendida e devastata città, abbia fatto finta di non vedere. Perché chi era lì ha preferito non far nulla, perché chi aveva le prove schiaccianti dell’omicidio ha preferito cancellarle. E perché chi ha visto ha preferito dimenticare”.

Tanta la rabbia di Tania: “Troppi perché con un unico risultato. Maurizio Cerrato oggi avrebbe dovuto festeggiare con la sua famiglia il suo compleanno. Avrebbe dovuto festeggiare con me e le sue figlie. Avrebbe dovuto semplicemente vivere la vita. E la giustizia italiana ha il dovere sacrosanto di proteggerla. Nessun perdono per chi uccide”.

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