Disordini nel carcere Vallette di Torino. A causarli è stato Umberto Onda, killer del clan Gionta di Torre Annunziata, detenuto al regime duro del 41 bis. Il ras dei Valentini sta scontando tre ergastoli nella casa penitenziaria piemontese, ma nella giornata di ieri si è fatto notare per un episodio di violenza.

Secondo quanto riferito dal sindacato Osapp, Onda ha preso a pugni un agente della penitenziaria, causandogli una ferita al volto medicata con punti di sutura, e dieci giorni di prognosi. Ancora da capire quali siano state le cause che hanno portato alla folle violenza del killer dei Gionta.

"Il problema è divenuto serio e incontrollato - attacca Leo Beneduci del sindacato di polizia penitenziaria -. I detenuti hanno probabilmente percepito una grande falla del sistema e hanno ben capito che gli agenti, all'interno dell'istituto, non hanno difese né tutele in nessuna condizione. Troppi messaggi contraddittori generano caos e delegittimazione del personale di polizia penitenziaria che sembrerebbe essere umiliato per l’assenza di provvedimenti concreti verso i detenuti. Il personale è stanco di subire invettive gratuite dai detenuti che sembrerebbero agire in tale modo perché impuniti. Chiediamo a gran voce che l’azione disciplinare abbia il suo corso affinché i detenuti rispettino le regole interne e questo a garanzia dell’ordine e della sicurezza. Questa situazione è intollerabile, non può più tardare un energico intervento del capo del Dap Renoldi e della guardasigilli Cartabia prima che accada qualcosa di davvero irreparabile".

Nelle scorse settimane il nome di Onda era tornato alle cronache per via del nipote Salvatore. Quest’ultimo è stato coinvolto in un’inchiesta della Dda, assieme all’ex sindaco Ascione e altri funzionari comunali. Tra le accuse anche l’associazione mafiosa.

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