‘Un calcio all'Illegalità’. È questo il titolo della lettera di don Antonio Carbone, sacerdote dei Salesiani di Torre Annunziata, che ha scritto a margine dell’incontro tra i Carabinieri e le comunità per minori ‘Mamma Matilde’ e ‘Casa Pinardi’.

 

“La legalità per me, è Rispetto. Rispetto per le regole, ma soprattutto rispetto verso gli altri e per se stessi”.

Questa è solo una delle tante affermazioni ricche di significato, che il tenente colonnello Petti, ha voluto condividere con i ragazzi della comunità per minori ‘Mamma Matilde’ di Torre Annunziata e ‘Casa Pinardi’ di Caserta. Ragazzi dell’area penale e carabinieri, nella stessa stanza, per un confronto costruttivo e per un importante momento di condivisione.

Per una volta, non sono stati i carabinieri a fare le domande ai giovanissimi ragazzi che già hanno avuto a che fare con la giustizia, ma è accaduto esattamente il contrario. Unica l’atmosfera che si è creata in casa famiglia, grazie anche alle domande mai banali degli ospiti, alle quali il tenente colonnello non si è affatto sottratto, rispondendo con grande umanità, e più volte sottolineando che quello che stava avvenendo, era un interessante confronto costruttivo tra persone, e non tra esponenti di sfere sociali diametralmente opposte.

Significativi, sono stati anche gli interventi del Sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, l’Assessore ai Servizi e alle Politiche Sociali di Torre Annunziata, Anna Pinto, e il dirigente dottor Monda. L’Associazione salesiana di Promozione Sociale, ‘Piccoli Passi Grandi Sogni onlus’, in occasione della giornata nazionale di sensibilizzazione e promozione della legalità, ed in prossimità del dodicesimo anniversario della morte di Matilde Sorrentino, ha strutturato un intero pomeriggio all’insegna dello sport, della condivisione e del divertimento, ed ovviamente della legalità.

Dopo il confronto avvenuto in comunità, è stata la volta dell’iniziativa “un calcio all’illegalità”. Ragazzi e carabinieri hanno continuato a condividere un altro momento speciale, sul campo di calcio dell’oratorio salesiano. Ospiti della casa famiglia e forze dell’ordine, hanno quindi lasciato rispettivamente gli abiti e le tradizionali divise, per indossare la stessa maglia da gioco. Dopo il calcio d’inizio, che ha visto ancora una volta protagonista Giosuè Starita, ragazzi e carabinieri, per la prima volta dalla stessa parte, hanno disputato un’emozionante partita, terminata 8 a 7 in favore della squadra gialla.

Ma è un altro risultato che interessa di più. È quello del successo riscontrato in occasione dell’altra importante iniziativa tenutasi  questo pomeriggio tra le mura dell’oratorio salesiano: “disarmiAmo la città”. A fine partita, infatti, i bambini presenti, impegnati prima nel gioco, hanno letteralmente gettato nel cassonetto della legalità, un arma giocattolo, ed in cambio, hanno ricevuto un uovo di cioccolato da un esponente delle forze dell’ordine. Ragazzi inseriti nel progetto di Educativa Territoriale “Emera”, promosso dall’Ambito 30, provenienti da Torre Annunziata, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase, attraverso piccoli gesti dall’enorme significato, hanno reso ancora più speciale questa giornata, ed hanno onorato senz’altro le vittime innocenti della camorra. Allegria e rispetto reciproco, per un evento che ha sprizzato legalità da tutti i pori.

Don Antonio Carbone


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