Un documentario su Giancarlo Siani realizzato dai ragazzi dell’Istituto Leopardi di Torre Annunziata. L’opera è stata presentata al cinema Aequa di Vico Equense, lì dove il giornalista de “Il Mattino” ucciso il 23 settembre 1985 andava per stare insieme alla sua compagna.

“Oggi, a 38 anni di distanza, molto più tempo di quello vissuto da lui, si continua a parlare di lui, della sua storia e dei suoi articoli. Significa che ha vinto”. Queste le parole del nipote, Gianmario Siani, ieri mattina presente all’evento. L’avvocato ha parlato a un centinaio di alunni, molti dei quali hanno ascoltato per la prima volta Giancarlo Siani proprio ieri mattina, attraverso quel documentario, realizzato dagli alunni della scuola oplontina con la regia di Giuseppe Alessio Nuzzo, patron del Social World Film Festival, la rassegna in programma ogni estate proprio nella città vicana.

Alla realizzazione del progetto hanno partecipato 45 alunni di prima e seconda media della scuola Leopardi di Torre Annunziata, che hanno fatto da sceneggiatori, registi, tecnici e attori, dopo aver studiato con professionisti del mondo del cinema. “Il progetto "Ciak_LAb" è nato praticamente un anno fa” ha spiegato la dirigente della scuola Leopardi, Antonella D'Urso ed ha arricchito i ragazzi che hanno partecipato. “È stata un'esperienza unica, che ha permesso ai nostri alunni di partecipare ad un festival del cinema, di frequentare vere lezioni di regia e di realizzare riprese dal vivo, fino al lavoro di post produzione”.

Nel corso dei nove mesi, i ragazzi hanno effettuato una serie di viaggi di istruzione tra il museo di Pulcinella, Cinecittà, hanno visto documentari e film, incontrando anche gli attori. Tra questi, Domenico Cuomo, uno dei protagonisti di “Mare fuori”, che ha prestato la sua voce per raccontare il docufilm e interpretando fuoricampo proprio Giancarlo Siani. La Rai, poi, ha concesso immagini di repertorio e scene del film “Fortapàsc” per completare il documentario.

Ma i ragazzi sono stati i veri protagonisti, come hanno raccontato le tutor Angela Abagnale e Francesca Praianò: dalla sceneggiatura alla ricerca di attrezzature necessarie per ogni scena, dai sopralluoghi nei vicoli della città al piano di lavorazione con un preciso ordine delle riprese da effettuare, scrivendo le domande da porre nel corso delle interviste a Paolo e Gianmario Siani, Marco Risi, Armando D'Alterio, don Tonino Palmese, Geppino Fiorenza e Vincenzo Sbrizzi.

Poi i ragazzi sono diventati loro stessi attori e protagonisti del backstage, in cui hanno raccontato le loro impressioni sul progetto, a passeggio tra il quadrilatero delle carceri e il rione Provolera di Torre Annunziata.

Alla proiezione del docufilm erano presenti anche Diego Belliazzi (per Polis) e Armando Troiano, uno dei poliziotti che fecero parte della squadra del pm D'Alterio che condussero le indagini sul caso dell'omicidio di Giancarlo Siani. All'attività ha partecipato anche l'associazione Piccoli Passi Grandi Sogni Onlus.

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