TORRE ANNUNZIATA. "La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile". Nasce con il monito dello scrittore calabrese Corrado Alvaro il Comitato cittadino “Voglio di più”: quattordici giovani, tutti under 35 e di Torre Annunziata, “senza bandiera” e legami politici, hanno piantato oggi un ulivo nella più grande e degradata aiuola di via Gino Alfani (abituale ritrovo della movida oplontina).

Una pianta “simbolo della ripartenza socio-culturale di un paese che non si rassegna a morire” ha spiegato il giovane avvocato Daniele Carotenuto, presidente del Comitato: “siamo aperti a chiunque, ragazzo o meno, abbia ancora voglia e fiducia di volere di più, tornando a vivere a pieno la sua città, Torre Annunziata, spesso alla ribalta anche nazionale solo per notizie di cronaca. Sia chiaro – ha continuato il presidente – che non siamo contro l’Amministrazione. La nostra è una proposta attiva contro il degrado”.

LA PRIMA INIZIATIVA. Un ulivo al centro di via Gino Alfani, dopo aver pulito giardini pubblici zeppi di bottiglie e di rifiuti. Tra le ‘scoperte’ dei ragazzi del Comitato anche un proiettile (vedi foto): era nascosto tra le sterpaglie di un ormai ex pianta sempreverde. Scoperta che sconforta, ma rafforza al tempo stesso e fin da subito la battaglia dal basso anti-degrado.

Il Comitato, a soli 6 giorni dalla nascita tramite auto-tassazione, ha raccolto circa 30 adesioni: si riunirà ogni lunedì alle ore 20:30 nei locali della Chiesa "Santissima Trinità" di via Gino Alfani. Tra le prossime iniziative anche un concerto e una mostra fotografica in piazza.    

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