Torre Annunziata, una ventata di legalità in Piazza Cesaro
Decine di ragazzi, bambini e professori si sono uniti quest’oggi per ricordare l’anniversario della strage di Capaci
24-05-2016 | di Alessio Barco

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“Facciamo capire che la scuola deve avere un ruolo centrale nella crescita dei ragazzi”, ha affermato Michele Del Gaudio in occasione dell’evento 'La Scuola in Piazza' tenutosi oggi in piazza Cesaro a Torre Annunziata. All’ iniziativa, fortemente voluta dal presidio cittadino di Libera, hanno preso parte tutte le scuole oplontine che hanno colorato la piazza con i loro stand.
Banchetti e gazebo ricchi di opere degli stessi alunni, dalla Mehari di Siani della Parini-Rovigliano, fatta di cartone, all’albero della pace della scuola media Pascoli fino allo striscione del liceo Pitagora per chiedere la verità sul caso Regeni. L’entusiasmo dei ragazzi non è stato smorzato nemmeno dal forte vento, anzi, è stato toccante sentire un bambino affermare: “Da grande voglio fare il magistrato, per arrestare tutti i camorristi”.
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Ma la vera essenza del messaggio che si voleva dare quest’oggi è stata racchiusa dalla frase di una mamma che ha definito i magistrati “dei supereroi”. Alla commemorazione di tutte le vittime delle mafie ha preso parte anche Carmela Sermino, moglie di Giuseppe Veropalumbo, ucciso da un colpo vagante il 31 dicembre 2007. “È bello essere oggi qui - ha detto Sermino - le vittime innocenti sono ancora in mezzo a noi. Io stessa continuo a lottare affinché la morte di Giuseppe non sia avvenuta invano”.
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