Dopo il blitz che ha portato al sequestro dell’opificio “Eurogalvanica”, ha violato i sigilli continuando a lavorare. Scoperto, A.V., 40 anni, viene arrestato dai Carabinieri.

In manette anche il marito della titolare dell’esercizio, specializzato in attività di verniciatura e cromatura: nonostante il divieto di accesso alla struttura, si continuava a lavorare al suo interno, in compagnia di alcuni lavoratori.

Dopo ulteriori controlli, è emerso che i tre operai risultavano essere extracomunitari in nero, di cui uno senza permesso di soggiorno, motivo per cui sarà denunciato in stato di libertà.

Secondo quanto ricostruito dai militari della stazione di Torre Annunziata (luogotenente Egidio Valcaccia) all’epoca del sequestro, l'azienda smaltiva in modo illecito alcuni rifiuti e scarti di lavorazione prodotti dall'attività industriale. Tra questi, anche imballaggi contenenti solventi chimici e vernici. 

Stamattina è previsto il processo per direttissima. 

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