Parte la scuola, ma a far notizia oggi a Torre Annunziata è lo sfratto di un’intera famiglia, mamma, papà e figlio al seguito, che viveva da oltre trent’anni in due aule dell’istituto elementare “Cesaro” di via Vittorio Veneto. Una sistemazione solo “provvisoria”, a detta dell’Amministrazione comunale subito dopo il terremoto dell’80.

Un sisma che sconvolse la provincia di Napoli, gettando nello sconforto e nella rabbia centinaia di famiglie, ritrovatesi d’un colpo senza un tetto sotto il quale dormire. In molte furono “accampate” proprio nelle scuole ed alla meno peggio.

Tra queste anche la famiglia sfrattata stamattina da una pattuglia dei Vigili urbani, agli ordini del comandante Antonio Virno. La prima ordinanza di sgombero firmata dal sindaco di Torre Annunziata risaliva addirittura al 2004. Mai, fino ad oggi, era stata eseguita, nonostante le continue proteste di insegnanti e genitori dei bimbi delle elementari.

Come annunciato dal nostro sito a giugno scorso (vedi link correlato, ndr), in un’intervista doppia rilasciataci dall’allora assessore alla Pubblica istruzione, Francesco Savarese, insieme alla ormai ex collega di giunta al Comune di Torre Annunziata, Raffaela Celone (con delega invece ancora oggi alle Politiche manutentive), le due aule adesso libere ospiteranno la mensa scolastica per gli alunni.

Da Palazzo Criscuolo, oggi, trapela che “lo sgombero è filato via liscio, senza tensioni. La famiglia ha trovato da sola una casa, non lontana da via Vittorio Veneto. Non essendoci minori coinvolti nello sfratto, il sindaco Starita non era tenuto a fornire un alloggio alternativo”.         

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Come cambieranno le scuole di Torre