La biblioteca comunale di Torre Annunziata rispecchia fedelmente lo stato di degrado che caratterizza la città. All’interno della struttura non c'è nemmeno il Wi-Fi. A causa del personale ridotto all'osso, non è prevista alcuna apertura pomeridiana. Inoltre, oltre al danno la beffa: il martedì e il giovedì lo Sportello Amico Gori, adibito all'ingressocrea caos e disagi agli studenti, continuamente infastiditi dal continuo via vai degli utenti. 

All’interno dell'edificio c’è solo Danilo, studente universitario. Il coraggioso superstite ha raggiunto la biblioteca per preparare un esame imminente. “Non ci venivo da un po’ perché non è il massimo per noi giovani. Assurdo che non ci sia nemmeno il Wi-Fi. Com’è possibile che abbiano completamente abbandonato questo posto? Di pomeriggio non è mai aperta, proprio quando servirebbe di più. In questa città non esiste un luogo per noi ragazzi, è tutto in stato di abbandono".

A rendere ancora più paradossale il tutto il cartello con gli orari. La biblioteca, operativa dal lunedì al venerdì, non prevede nessuna apertura pomeridiana. Ai ragazzi è consentito l’accesso solamente dalle 8.00 alle 12.30. Unica eccezione il giovedì con un prolungamento extra dalle 14.00 alle 15.00. Orari al limite dell’assurdo che sembrano pensati apposta per scoraggiare i giovani ad entrare.

E infatti degli studenti non c’è traccia. A colmare il vuoto ci pensa appunto il via vai degli utenti Gori. Parte della biblioteca comunale, martedì e giovedì, è utilizzata per lo Sportello Amico. A decine in fila al di fuori dell'edificio per avere un supporto. Il servizio è un altro elemento di disturbo per gli studenti, che a causa del caos e degli schiamazzi, rinunciano a studiare recandosi altrove per trovare un po' di concentrazione.

Lo sportello chiuderà definitivamente il 31 dicembre. Un’altra entusiasmante notizia per la cittadinanza che continua a perdere pezzi come un palazzo in macerie. Ogni servizio che può aiutare e assistere i residenti, viene ricollocato altrove.

La biblioteca comunale potrebbe essere il fiore all’occhiello di Torre Annunziata. Due ampie stanze per studiare, scaffali gremiti di libri e un terrazzo con una vista mozzafiato che affaccia sul mare. Una struttura dalle mille potenzialità che potrebbe accogliere i giovani e toglierli dalla strada e che invece risulta accogliente quanto un carcere.

Per scrollarsi di dosso ogni responsabilità la politica blatera di giovani disinteressati allo studio e alla cultura, che dei libri non sanno che farsene. Come se avessero colpa solo loro della decadenza morale di Torre Annunzata. In realtà, a testimonianza di quanto questo sia un mero luogo comune, sono tanti gli studenti che vorrebbero usufruire della biblioteca comunale, ma che rinunciano per lo stato di evidente degrado. 

Nel centro antico di Oplonti, solo macerie. Tra quelle strade ci sono i residui di una città che fu e che mai sarà. Intanto, sui giornali raffica di notizie di giovani senza futuro, già finiti dietro le sbarre. Sorge spontaneo chiedersi cosa abbia fatto la politica in tutti questi anni per evitare questo amaro destino.

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