Armato di un coltellaccio da cucina, tentò di uccidere con colpi al petto ed alla gola il pluripregiudicato Giuseppe Mercedulo. Il tutto con decine di testimoni sotto choc ad assistere alla scena, nei pressi di un affollato bar di via Nazionale. Condannato ieri a 9 anni di carcere con interdizione perpetua dai pubblici uffici Salvatore Ientile, anch’egli volto noto alle forze dell’ordine. Il motivo? Una lite tra ubriachi, parole grosse e qualche spintone di troppo all’esterno di un locale del rione Sant’Antonio l’11 dicembre 2014.

Mercedulo, colpito anche alle spalle, quel giorno ebbe la peggio. Il pregiudicato di via San Giuseppe alle Paludi fu soccorso da passanti e sanitari. Poi, venne trasportato d’urgenza all’Ospedale “Maresca” di Torre del Greco, dove i medici gli ricostruirono parzialmente la giugulare salvandogli la vita.

Il pubblico ministero Mariangela Magariello, della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, aveva chiesto per Ientile la condanna a 13 anni e 4 mesi di reclusione per tentato omicidio. Inizialmente, l’uomo fu accusato di lesioni e resistenza a due pubblici ufficiali, aggrediti da Ientile al momento del suo arresto in zona Litoranea. Anche in quel frangente volarono calci e pugni. Infine, pure un colpo col coltello alla mano di un vigile urbano. I due vigili feriti furono medicati, così come la vittima principale, al pronto soccorso del “Maresca”.

 

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