Torre del Greco, antenna 5G nel Parco Nazionale del Vesuvio: scoppia la polemica
I carabinieri sospendono i lavori in via Pisani. De Luca e Mennella: 'Accertamenti in corso, faremo luce sulla situazione'
13-03-2025 | di Rosanna Salvi

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Antenna 5G nel Parco Nazionale del Vesuvio, scoppia la polemica. A Torre del Greco sono partiti da poco i lavori per l'installazione di un impianto in via Pisani. La notizia ha immediatamente suscitato l'ira di alcuni cittadini, preoccupati per l'impatto che potrebbe avere sull'ambiente un intervento così complesso. In realtà, la questione è già attentamente monitorata dall'Ente Parco del Vesuvio e dal Comune di Torre del Greco, al lavoro per effettuare tutti gli approfondimenti del caso.
Secondo fonti ufficiali, i lavori in via Pisani sono stati interrotti dai Carabinieri della Forestale a pochi giorni dall'inizio dell'intervento. Uno stop dovuto alla mancanza delle condizioni di sicurezza necessarie per svolgere i lavori. Sulla questione è intervenuto anche Raffaele De Luca, Presidente dell'Ente Parco. “Comprendiamo la preoccupazione dei cittadini e siamo già al lavoro per fare tutte le dovute verifiche. Monitoreremo attentamente la situazione per capire se l'azienda può effettuare l'installazione in questa area. La tutela dell'ambiente è una nostra priorità e non lasceremo nulla al caso”.
Nel frattempo, anche il sindaco Luigi Mennella si è mobilitato per fare luce sulla questione. Convocato questa mattina un tavolo tecnico al comune per discutere dell'installazione dell'antenna con tutte le figure competenti. Inoltre, firmata anche un'ordinanza per sospendere i lavori e dare il via ad una serie di accertamenti. L'azienda in questione ha individuato uno spazio a Torre del Greco che però, anche se fossero presenti tutti i requisiti, potrebbe comunque suscitare l'opposizione del Comune e dell'Ente Parco.
Rispetto al progetto, è emerso che sarebbero due le antenne 5G che dovrebbero essere installate a Torre del Greco: una in via Pisani (dove sono stati interrotti i lavori) e una in via Friuli (strada non compresa nell'area del Parco Nazionale e oggetto di un sopralluogo dell'Ispettorato del Lavoro ). “Non possiamo permettere che sia costruito un impianto del genere in un'area protetta. Sono troppi i rischi, sia ambientali che per quanto riguarda la salute – dichiara una cittadina preoccupata – ci auguriamo che gli enti preposti facciano il possibile per scongiurare questo intervento”.
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