Torre del Greco: arrestato il sindaco Ciro Borriello
E’ accusato di truffa e corruzione. Ordinanza di custodia cautelare per altre cinque persone
07-08-2017 | di Redazione
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Ecco le immagini dell'uscita dalla caserma della Guardia di Finanza del sindaco di Torre del Greco Ciro Borriello, realizzate da Video Informazioni:
14:30Hanno protocollato le loro dimissioni da consigliere comunale i rappresentanti dell'opposizione Salvatore Romano, Clelia Gorga, Lorenzo Porzio e Michele Polese del Partito Democratico, Giovanni Palomba (Ncd), Alfonso Ascione (lista civica Insieme per la città) e Luigi Caldarola, eletto con la civica Borriello sindaco e poi passato all'opposizione.
13:10I consiglieri comunali di centrosinistra che siedono nei banchi dell'opposizione in Consiglio Comunale a Torre del Greco potrebbero dimettersi in blocco. L'annuncio potrebbe arrivare nelle prossime ore.
13:07"Sono sconcerta dalla notizia sull'arresto del sindaco. Sono tre anni che ammiro la sua grinta, la sua passione , il suo impegno verso la città. Solo chi è realmente legato alla sua terra può fare quello che è riuscito a fare lui. È una forza della natura, molti al suo posto si sarebbero scoraggiati da tempo. Ed è riuscito dove molti non ci hanno neanche provato!! Torre del Greco ha cambiato volto. Nessuno può affermare il contrario. Non credo alle notizie che molti stanno trasmettendo. Ho sempre avuto fiducia nel suo operato, eseguito sempre nella massima trasparenza. E ho piena fiducia nella giustizia che farà il suo corso" - è quanto scrive sulla sua pagina Facebook, Romina Stilo attuale vicesindaco di Torre del Greco in merito all'arresto del primo cittadino Ciro Borriello.
10:04Borriello ha compiuto 60 anni lo scorso mese di febbraio. Rieletto sindaco di Torre del Greco nel giugno del 2014 a capo di una coalizione di centrodestra. Impegnato attivamente in politica dal 1993, anno della prima elezione a consigliere comunale a Torre del Greco nelle file della Democrazia Cristiana.
Medico chirurgo con specializzazione in chirurgia estetica e ha ricoperto numerosi incarichi di natura politica, tra i quali quello di consigliere provinciale di Napoli e deputato con Forza Italia.
Eletto per la prima volta sindaco nel 2007 (con una anomala coalizione che vedeva assieme Forza Italia, Alleanza Nazionale e i dipietristi di Italia dei Valori) l'anno dopo la mancata riconferma alla Camera, fu invece sconfitto alle amministrative del 2012 dal candidato del centrosinistra Gennaro Malinconico, poi dimessosi nell'inverno del 2014.
Ciro Borriello non aveva fatto mistero di puntare ad una nuova candidatura alla Camera e anche per questo si era avvicinato alle posizioni della Lega Nord di Matteo Salvini.
Nel corso di un infuocato consiglio comunale, lo scorso 28 luglio ha rassegnato le dimissioni della carica sindaco, per problemi all'interno della maggioranza, che ancora ricopre in attesa dei venti giorni previsti dalla legge per confermare le dimissioni.
Ciro Borriello è accusato di aver favorito la ditta "F.lli Balsamo S.r.l.", una importante realtà economica imprenditoriale operante nel settore dei rifiuti in varie province della Campania. Nello specifico le indagini hanno documentato che la società "F.lli Balsamo", si legge in una nota della Procura di Torre Annunziata, ha "costituito mediante escamotages contabili, fondi neri di denaro contante, funzionali a ripagare lautamente gli atti contrari ai doveri di ufficio posti in essere dal primo cittadino". Tali somme "venivano consegnate al sindaco nel corso di incontri mensili in luoghi appartatati, privi di copertura di cellulari, mediante passaggi da un'auto all'altra". Nonostante tutto questo, gli incontri sono stati integralmente documentati con video-riprese e intercettazioni ambientali.
Fondi neri, corruzione, appalti pilotati: sono queste le accuse imputate al sindaco di Torre del Greco Ciro Borriello, ai rappresentanti della società Fratelli Balsamo e di altri due imprenditori corallini destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare richieste dal Gip della Procura di Torre Annunziata e notificate questa mattina dai militari della Guardia di Finanza.
L'attività investigativa avrebbe consentito di portare alla luce la commissione dei reati di corruzione di pubblico ufficiale per atti contrari ai doveri d'ufficio, truffa ai danni di ente pubblico e falsità in atto pubblico, tutti compiuti a vantaggio della ditta di Massimo e Antonio Balsamo, importante realtà economica imprenditoriale operante nel settore dei rifiuti in tutta la Campania.
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