“Gli atti dell’interrogatorio a processo dell’ex presidente del consiglio comunale di Torre del Greco, Luigi Russo, saranno inviati alla Procura della Repubblica per verificare l’esistenza di altre ipotesi di reato”. E’ questa l’ultima ma fondamentale ‘postilla’ a corredo della sentenza emessa oggi dal giudice monocratico del Tribunale di Torre Annunziata, Maria Laura Ciollaro, che ha condannato per falso e truffa ai danni del servizio sanitario nazionale in concorso il sindaco corallino, Ciro Borriello, e l’ex capogruppo di Fi a Palazzo Baronale Luigi Russo (vedi articolo correlato, ndr).

Tre anni e tre mesi di carcere al primo, con l’aggiunta dell’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici. Due anni e sei mesi al secondo (già condannato a quattro anni in primo grado, poi ‘salvato’ dalla prescrizione in appello, per peculato e truffa nello ‘scandalo’ sull’utilizzo di auto blu per scopi personali e viaggi a Roma).

Nella sua deposizione al processo sull’intervento di addominoplastica subito nel 2007, e poi ‘spacciato’ per ernia in cartella clinica dal sindaco-chirurgo, infatti, Russo avrebbe ‘tirato in ballo altri politici’, anche di caratura regionale, facendo riferimento ad ipotetiche ‘pressioni da lui stesso ricevute’ affinchè ritirasse l’esposto presentato in Procura contro Borriello.

Denuncia del 2012 da cui è scaturita la condanna per entrambi oggi a processo. Frasi sulle quali ora il giudice vuole vederci chiaro. Per questo tutti gli atti sono già stati trasmessi in Procura. Una verifica al cui esito potrebbe aprirsi un vero e proprio ‘vaso di Pandora’. L’ennesimo a Torre del Greco.

I COMMENTI A CALDO “In questa vicenda io sono vittima, non un carnefice. Impugnerò la sentenza col mio avvocato, Mauro Porcelli, affinchè sia fatta giustizia”. Queste le affermazioni rilasciate da Luigi Russo, subito dopo la condanna patita.

“La differenza di pena? A Russo sono state concesse le generiche mentre al sindaco, ad oggi incensurato, no. Il mio sarà un appello di fuoco”, invece, il commento dell’avvocato Giancarlo Panariello, legale di Ciro Borriello. La sentenza di oggi ha infine riconosciuto il risarcimento da quantificare in altra sede all’ASL, parte civile a processo.   


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La sentenza