Torre del Greco. L'ex armatore d'oro si è "pentito". Angelo Della Gatta starebbe rivelando ai pm dov'è nascosto il "tesoro" Deiulemar (parte consistente pare sia confluita su conti svizzeri) e dunque a Roma il processo penale d'appello sul crac della compagnia di via Tironi slitta ancora. Stavolta al primo febbraio e nonostante la protesta inscenata anche oggi, all'esterno del tribunale capitolino, da una delegazione delle 13mila famiglie torresi ridotte in pratica sul lastrico.

Gli avvocati dei Della Gatta - assenti in aula - hanno chiesto ed ottenuto dai giudici uno slittamento dell'udienza. Richiesta collegata proprio alla recente decisione assunta da Angelo Della Gatta: quella di collaborare, dopo il crac Deiulemar, con la giustizia. L'ex armatore d'oro, condannato in primo grado per bancarotta fraudolenta a 17 anni e 2 mesi di reclusione, così come suo fratello Pasquale, attraverso i suoi legali avrebbe inoltre offerto alle vittime del fallimento una consistente transazione economica, a titolo di parziale risarcimento.

Cifra ancora "top-secret". Ma il procuratore generale ha dettato i suoi tempi: la transazione va ufficializzata ai giudici entro due mesi. Nuovo appuntamento al primo febbraio. La potenziale offerta dell'ex armatore d'oro mantiene 13mila famiglie con il fiato sospeso.   

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"

la notizia