TORRE DEL GRECO. Bancarotta fraudolenta, omesse imposte per circa 400mila euro e sottrazione di denaro dalle casse aziendali: sono i reati contestati a vario titolo dal pm della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, Silvio Pavia, nei confronti di 6 persone, tra le quali i 4 amministratori della casa di cura “Villa delle Margherite”, coinvolti nel crac della storica clinica di via Scappi, dichiarata fallita in tribunale con sentenza del 19 settembre 2013. A tutti, la Procura ha inviato l’avviso di chiusura dell’inchiesta. Indagini condotte dalla Guardia di Finanza, sui documenti contabili 2008-2013, dopo il fallimento della clinica di Torre del Greco. Il processo potrebbe già partire a stretto giro. Prima gli indagati avranno tempo di evitare il rinvio a giudizio, chiedendo al pm di essere ascoltati.

IL CRAC. L’ennesima realtà locale che non ha retto le conseguenze della crisi. Numerosi i dipendenti lasciati senza lavoro in una città, Torre del Greco, ormai al collasso anche dopo i milionari crac Deiulemar e Dimaiolines. Il 15 maggio 2012, alle prime avvisaglie della crisi, 17 dipendenti della clinica “Villa delle Margherite” occuparono la sede di via Scappi, a seguito del blocco dei ricoveri deciso dai proprietari della casa di cura. I dipendenti furono collocati in permesso “in attesa di definire il futuro della struttura”. “Ai lavoratori, che chiedono il ricorso agli ammortizzatori sociali, chiediamo ancora qualche settimana di pazienza" commentarono quel giorno i titolari di “Villa delle Margherite”.


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