Anni di indagini, intercettazioni ed anche arresti importanti hanno permesso agli inquirenti di tracciare il profilo delle organizzazioni criminali che imperavano nel traffico di droga e nelle estorsioni a Torre Del Greco. Le indagini hanno portato alla cattura di 52 persone, di cui 3 di Torre Annunziata, che, divise in 2 cartelli, riuscivano a coprire il controllo delle piazze di spaccio nella città del corallo. Una di queste associazioni criminali operava sotto il controllo degli esponenti dello storico clan Falanga che, decimato per gli arresti, viveva un periodo di declino economico, per cui aveva necessità di rimpinguare le casse.

Cocaina, hashish, marjuana e canapa indiana che da i punti di ‘ingrosso’ arrivavano alle città di Torre del Greco, Napoli, Massa di Somma, Procida e vari paesi della provincia di Salerno. Da un lato l’organizzazione che, con il placet di Domenico Falanga, poteva contare su Pasquale Magliulio, Domenico Gaudino, Aniello Pompeo e le sue 2 sorelle Barbara e Rosa. Dall’altro, il gruppo criminale che, con a capo Giuseppe Mercedulo, riusciva a gestire 2 importanti piazze di spaccio: ‘n’copp a guardia’ e ‘miez a torr’.

L’ansia costante dei ‘telefoni sotto controllo’. Parole in codice per programmare altri carichi di droga, per sviare eventuali orecchie indiscrete o gli accertamenti su strada della Polizia. Il tutto con la preminenza ed il ruolo forte di alcune donne ritenute ‘molto più affidabili’. Gli arresti nel corso degli ultimi 4 anni e le confessioni di alcuni collaboratori di giustizia sono risultati importanti al fine delle indagini e del blitz di questa mattina.

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