Torre del Greco. Il gip del Tribunale di Torre Annunziata, Antonio Anzalone, ha respinto la richiesta di interdizione dai pubblici uffici avanzata dal pm della Procura della Repubblica oplontina, Andreina Ambrosino, nei confronti di Anna Giulia Sorrentino, Vincenzo Palomba, Pasquale Magliacane, Giovanni Accardo, Palmerino Colamarino, Catello Genovino e Antonio Imparato. I sette presunti ‘fannulloni’ pubblici del CED, il centro elaborazione dati dell’ufficio elettorale di via Calastro, coinvolti nelle indagini anti-assenteismo al Comune condotte dai vigili urbani corallini.

Truffa aggravata ai danni dello Stato e falso ideologico le ipotesi di reato contestate a vario titolo ai dipendenti che - per l’accusa - timbravano regolarmente il cartellino assentandosi poi dal posto di lavoro. Chi per concedersi un caffè o un panino, chi addirittura per recarsi nella sede della propria associazione di volontariato. La truffa ai danni dello Stato per alcuni ammonterebbe a soli 53 euro. La posizione più grave riguarderebbe una truffa vicina ai mille euro commessa da un solo dipendente. Da un esposto anonimo nella sede della Municipale di Torre del Greco, in via Costantinopoli, l’apertura dell’indagine. Inchiesta che, in attesa del deposito delle motivazioni del gip, viaggerebbe verso l’archiviazione.

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